Alla Cornèr Arena l'Ajoie risorge grazie alle superiorità numeriche e si aggiudica il primo atto del playout con i bianconeri
Ad accendere il primo atto del playout tra Lugano e Ajoie ci pensa un fallo di Honka, che dopo nemmeno un minuto di gioco si fa espellere per una trattenuta. Il Lugano prende così in mano il comando delle operazioni e si istalla dalle parti di Conz. Il quintetto bianconero inizia a far girare il puck e dopo qualche secondo, su un disco rimpallato dopo una precedente conclusione dalla linea blu, Carr va a colpire il palo alla destra del portiere dei giurassiani, che se la cavano dunque senza capitolare. Quella resta pero una delle poche fiammate di un primo tempo che poi per diversi minuti non proporrà più grandi cose. Le principali, al di là di tutto, accadono sempre dalle parti di Conz, merito di un Lugano che sembra intenzionato a forzare i tempi in questa gara 1. L'Ajoie risponde di rilancio, senza tuttavia impensierire oltre l'ordinaria amministrazione Schlegel. All'11'53", al termine di un'azione di aggiramento della porta, Marco Müller trova il gol: troppo tardivo l'intervento di Conz, che il disco lo ferma sì, ma dopo che quest'ultimo ha già varcato la seconda linea rossa. Rivista l'azione al video, gli arbitri accordano il punto. Per dipanare la matassa, Piechaczek e Hürrlimann si appoggiano anche immagini della telecamera posta dietro la porta, la stessa a cui qualche istante prima uno striscione affisso al plexiglas della Curva Nord aveva ostruito la visuale: provvidenziale in questo senso è stato l'intervento degli stessi direttori di gara, che avevano chiesto di abbassarlo. Il vantaggio non appaga gli uomini di Uwe Krupp, che negli istanti che seguono continuano a mettere dischi sulla porta avversaria, con i giurassiani che rischiano la seconda capitolazione quando a quattro minuti e mezzo dalla prima sirena una deviazione di Carr davanti allo slot va a morire di un niente sulle assi di fondo. Il gol di Marco Müller resta così il solo dei venti minuti iniziali.
La prima penalità della serata sul conto del Lugano (rimediata da Carr per aggancio) risveglia di colpo l'Ajoie, che in entrata di periodo centrale sfrutta il suo powerplay, una delle armi più pungenti del complesso di Greg Ireland, per fare centro con Brennan lasciato tutto solo all'altezza della zona d'ingaggio sulla sinistra di Schlegel: 1-1 e tutto da rifare. I giurassiani trovano il pareggio, ma perdono la lucidità, e al 25'23" si ritrovano a giostrare a 3 conto 5. Quando allo scadere della prima penalità mancano undici secondi, il Lugano trova il nuovo vantaggio: Thürkauf, nel tentativo di difendere un puck sulle assi di fondo, rompe il suo bastone, l'azione prosegue e quel puck finisce su quello di Fazzini e dal suo a quello di Carr, che da due passi, con il portiere avversario disteso sul ghiaccio, non manca il bersaglio. I bianconeri potrebbero anche allungare il passo, se Carr, poco prima di metà partita, sotto porta non mancasse un invitantissimo disco messo in profondità da Fazzini. Al 34'51", al termine dell'ennesima mischia, tocca a Sekac andare ad accomodarsi sulla panchina dei penalizzati, e, puntuale, arriva il nuovo pareggio dell'Ajoie. Lo firma Pedretti, con una deviazione volante sotto porta su tiro-appoggio di Fey. Nel finale di secondo tempo è Joly a mancare clamorosamente il gol quando, dopo aver fintato Conz mettendolo fuori causa, conclude sull'esterno della porta.
Non c‘è due senza tre, purtroppo per il Lugano. Il quale nelle battute iniziali del terzo tempo si vede infliggere una penalità di due minuti per un cambio scorretto, che va a purgare Fazzini, e otto secondi più tardi una per ritardo di gioco quando Carr manda il disco fuori dalla superficie giocabile. I giurassiani a quel punto calano il tris, a firma di Brennan che concretizza la sua doppietta personale e regala all'Ajoie il primo vantaggio della serata. Ritrovatosi per la prima volta nella posizione di dover inseguire, il Lugano prova a ricacciare la testa avanti, ma non lo fa più con la medesima lucidità in particolare del primo tempo, a immagine di un Sekac che al 49’ da posizione ravvicinata manca lo specchio della porta, imitato poco dopo da un Joly che a tu per tu non trova la giusta coordinazione per la conclusione. Sulla prosecuzione dell'azione sono i giurassiani a mancare il gol che avrebbe anche potuto dare la svolta decisiva a gara 1 di questo playout. A poco più di un minuto e mezzo dal sessantesimo Krupp gioca il tutto per tutto togliendo Schlegel per buttare nella mischia un giocatore di movimento supplementare. E il gol, sospiratissimo e accolto dal boato della Nord, arriva per davvero, a firma di Fazzini, che a quarantasette secondi e qualche decimo dalla terza sirena rimanda tutti all'overtime.
Appendiche che il Lugano, sullo slancio trovato proprio sui titoli di coda, comincia attaccando. Poi, passata questa prima sfuriata, il match torna a viaggiare sui binari dell'equilibrio. È però Schlegel a fare il patatrac, quando a 5'13" dalla fine del primo overtime dapprima para un tiro scagliato da Maurer, che poi però molla la presa e il disco finisce in gol. Gli arbitri vanno a rivedere l'azione per verificare una presunta ostruzione di Schmutz sul portiere, ma dopo un paio di minuti tornano in pista e decretano la bontà del gol: game over.
Lugano - Ajoie (1-0 1-2 1-1 0-1) d.s. 3-4
Reti: 11’53“ Marco Müller 1-0. 21’45” Brennan (Palve, Honka/esp. Carr) 1-1. 26’26“ Carr (Fazzini/esp. Palve e Bellemare) 2-1. 36’27” Pedretti (Fey/esp. Sekac) 2-2. 42’45“ Brennan (Palve, Honka/esp. Fazzini per la panchina e Carr) 2-3. 59’13” Fazzini (Arcobello/a 6 contro 5) 3-3. 74'47" Maurer 3-4.
Lugano: Schlegel; Guerra, Mirco Müller; Aebischer, Dahlström; Jesper Peltonen, Alatalo; Montandon; Joly, Thürkauf, Marco Müller; Cormier, Zohorna, Sekac; Fazzini, Arcobello, Carr; Verboon, Morini, Canonica, Zanetti.
Ajoie: Conz; Honka, Brennan; Maurer, Nussbaumer; Fischer, Fey; Pilet, Thiry; Hazen, Bellemare, Romanenghi; Palve, Devos, Pedretti; Robin, Garessus, Schmutz; Veckaktins, Rundqvist, Bozon.
Arbitri: Piechaczek (Ger), Hürlimann; Fuchs, Huguet.
Note: 5’046 spettatori. Penalità: 7 x 2’ contro il Lugano; 5 x 2’ contro l’Ajoie. Tiri in porta: 48-26 (16-6, 11-4, 8-7, 12-9). Lugano senza Van Pottelberghe (infortunato), Aleksi Peltonen, Hausheer, Huska, Meile, Reichle, Cjunskis, Patry e Pulli (soprannumero); Ajoie privo di Nättinen, Turkulainen (infortunati), Bernasconi (malato), Frossard, Patenaude e Scheidegger (soprannumero). Palo di Carr al 1’49“. Timeout Lugano al 58’34“. Lugano senza portiere dal 58’22” al 59’13”. A fine partita, premiati quali migliori giocatori in pista Luca Fazzini e T.J. Brennan.