Impresa della giovane Nazionale di Patrick Fischer, che a Stoccolma sconfigge la selezione delle Tre Corone grazie a un gol di Thürkauf all'overtime
Senza complessi e con personalità. Come giovedì nell’antipasto di Langnau contro i Finlandesi, per una Svizzera che in avvio desta subito un’ottima impressione nonostante di fronte ci sia la Svezia, sul ghiaccio del Globen di Stoccolma oltretutto. Peccato soltanto che, alla prima vera occasione, gli svedesi riescano a passare, sfruttando un grosso errore di Kevin Pasche, il talentuoso portiere del Losanna che forse un po’ avverte il peso della prima selezione in rossocrociato, fabbricando da solo il vantaggio scandinavo, al 6’28’’, su una conclusione dalla blu senza velleità di Berglund. Il gol d’apertura regala il momentum agli uomini diretti per l’occasione in panchina da Magnus Hävelid, che per la prima volta schiacciano i rossocrociati nel loro terzo. Ci vogliono un paio di minuti, poi la Svizzera prova a tirar fuori la testa dall’acqua, ma un errore di piazzamento a centro pista rischia di costare il secondo gol scandinavo, con Pasche che però si riscatta, chiudendo la porta in faccia a Dahlen. Un altro momento difficile arriva al quattordicesimo, quando Baragano viene penalizzato per eccessiva durezza, ma in quei due minuti il boxplay rossocrociato compie un lavoro davvero encomiabile, non concedendo nulla agli avversari. Avversari che, però, a cinque contro cinque hanno il controllo del ghiaccio, in un primo tempo in cui i ragazzi di Patrick Fischer più passano i minuti, più faticano a districarsi in mezzo a tutta quella pressione.
Alla ripresa del gioco nel periodo centrale, il coach rossocrociato decide di operare subito qualche cambiamento, in particolare promuovendo Marco Müller in prima linea al posto di Simon Knak assieme a Calvin Thürkauf e Christophe Bertschy, e trascinati dalla loro prima linea gli elvetici riprendono a lavorare, mostrandosi più intraprendenti e cercando di lavorare il puck con maggior rapidità. Poi, al ventisettesimo, arriva la prima opportunità in superiorità numerica (fuori Hartmann per bastone alto), ma come già l'altra sera a Langnau i rossocrociati a 5 contro 4 faticano a rendersi davvero minacciosi, a parte sulle due deviazioni di Baechler davanti al portiere Holm. Come già nel primo periodo, la selezione delle Tre Corone alla lunga si mette a spingere a tutta e gli elvetici faticano, costretti a moltiplicare gli sforzi per chiudere i varchi. Tuttavia, riescono comunque a crearsi un paio di buone occasioni, come sul tentativo di Jäger da due passi oppure sullo slap di Egli dalla distanza. E la linea più pericolosa è quella in cui è finito Simon Knak, spostato a fianco degli zurighesi Baechler e Sigrist, con il grigionese che al trentaseiesimo riesce a liberarsi al tiro davanti a Holm, che però si oppone al tentativo senza problemi. Holm che al trentanovesimo compie un vero miracolo sullo scatenato Knak, salvando a mezz'aria un puck che pareva ormai destinato a finire in rete.
Alla luce degli sviluppi delle fasi conclusive del secondo tempo, la Svizzera meriterebbe di trovare il pareggio. Tanto più che in avvio di terzo periodo sono i rossocrociati i giocatori più attivi, e cercano subito di portare scompiglio dalle parti di Holm, che deve dire di no a una percussione di Baechler e Sigrist. Poi, però, al 45'50‘’ Taibel la combina grossa, rendendosi autore di un pericoloso crosscheck ai danni di Johansson dietro la gabbia di Holm, intervento che costa all'attaccante del Rapperswil una sanzione di cinque minuti più penalità di partita. I quattro elvetici in pista devono spremersi, mentre il quintetto scandinavo prova a capitalizzare, senza però riuscirci, anche grazie a un paio di ottimi interventi di Kevin Pasche. Il problema è che poco dopo Calvin Thürkauf a sua volta commette un'ingenuità, colpendo (involontariamente) un avversario con una bastonata al volto in fase di forechecking, regalando così cinquanta secondi a 5 contro 3 agli avversari. Hävelid a quel punto chiama il timeout, ma gli svizzeri sono nuovamente encomiabili, e riescono a difendersi sia in doppia inferiorità numerica, sia nel minuto rimanente a 5 contro 4. Non solo: superato il momento durissimo, alla prima occasione la Svizzera colpisce, segnando un bellissimo gol con Nicolas Baechler al termine di una triangolazione con il solito Knak, con il portiere Holm che può soltanto guardare lo zurighese infilare il disco del meritatissimo pareggio, al 53'46‘’. La Svezia dubita, mentre gli elvetici continuano a crederci, concedendo poco o nulla nella propria metà pista e cercando di mettere sulla porta di Holm ogni disco giocabile in attacco. Uno dei pochi svarioni difensivi offre a Friberg un disco d'oro a una cinquantina di secondi dal sessantesimo, e per fortuna la conclusione del numero 12 si stampa sul palo alla destra di Pasche.
Così, per la seconda volta in altrettante partite a questi Beijer Games, i rossocrociati debbono andare a giocarsi il successo oltre il sessantesimo, e in un overtime in cui in verità non succede granché, alla prima occasione la Svizzera colpisce, con Bärtschi che viene premiato per la propria caparbietà in fase offensiva, e serve a capitan Thürkauf il gol che vale l'inatteso successo, mentre cala un silenzio tombale sul Globen di Stoccolma. «Prima di affrontare la Svezia, abbiamo discusso tra di noi e ci siamo detti che avremmo dovuto essere più determinati rispetto alla partita con la Finlandia a Langnau, giovedì – dice, a caldo, l'attaccante del Lugano ai microfoni di Srf –. Stavolta abbiamo dato tutto, buttandoci sui tiri degli svedesi e alzando il livello del sacrificio sul ghiaccio, e ora ci godiamo questo successo. Poi penseremo alla Repubblica Ceca», l'ultimo avversario, domani sul mezzogiorno, in un torneo in cui fin qui questa giovane e inesperta Nazionale ha destato una buona impressione sul serio.
Svezia - Svizzera (0-1 0-0 0-1 0-1) d.p. 1-2
Reti: 6'28‘’ Berglund (Dahlbeck, Everberg) 1-0. 53'46‘’ Baechler (Knak, Bertschy) 1-1. 63'18‘’ Thürkauf (Bertschy) 1-2.
Svezia: Holm; Johansson, Tömmernes; Heed, Norlinder; Berglund, Dahlbeck; Carlsson; Hartmann, Lindberg, Everberg; Friberg, Olofsson, Dahlen; Frödén, De la Rose, Sörensen; Ryfors, Andersson, Ehn; Anton Bengtsson.
Svizzera: Pasche; Egli, Berni; Fora, Frick; Baragano, Chanton; Jung; Bertschy, Thürkauf, Knak; Schmid , Jäger, Baechler; Rohrbach, Sigrist, Müller; Ritzmann, Taibel, Marchon; Sablatnig.
Arbitri: Kova (Fin), Salonen (Fin); Strömberg (Sve), Nyqvist (Sve).
Note: 10'631 spettatori. Penalità: 1 x 2‘ contro la Svezia; 2 x 2’ + 1 x 5‘ e penalità disciplinare di partita (Taibel, al 45'50’‘) contro la Svizzera. Tiri in porta: 25-32 (6-5, 6-17, 11-9, 2-1). Svizzera senza Künzle (motivi personali), Aebischer, Senn, e Fazzini (a riposo). Al 50'01’‘ timeout chiesto dalla Svezia. Al 59'06’' palo colpito da Friberg. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Dennis Everberg e Kevin Pasche.