Hockey

La Svizzera lotta, ma si deve arrendere alla Cechia

In una finale epica, gli uomini di Fischer cedono con l'onore delle armi a Kubalik e compagni. Decidono due gol nel terzo tempo

Genoni battuto sul bolide di Pastrnak
(Keystone)
26 maggio 2024
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Da zero a cento. La Repubblica Ceca entra sul ghiaccio come un treno in corsa, imprimendo a questa 64esima e ultima partita dei Mondiali, quella più importante di tutto il torneo, un ritmo indiavolato. Come del resto logico attendersi, sotto la spinta di una O2 Arena di Praga dove la tensione si potrebbe tagliare con un coltello. A livello tattico, stavolta Patrick Fischer propone uno schieramento con 7 difensori e 13 attaccanti: sul ghiaccio, sul fronte svizzero, si rivede Kurashev, con Jung che gli cede il posto in squadra. L'inizio a tambur battente dei cechi chiama subito all'opera Genoni, che comunque risponde alla grande. Al 4'40" è Cervenka a crearsi un'ottima opportunità, ma il ‘sangallese’ agli ordini di Radim Rulik manca l'impatto con il disco a due passi dal portiere elvetico. Poco prima di metà periodo Genoni dà nuovamente spettacolo sventando un pericolosissimo due contro uno del tandem Zacha-Palat. La Svizzera non resta a guardare, mandando un impulso sull'altro fronte. Se ne incarica Hischier, che dopo aver raccolto un assist di Fiala, fa partire un tiro secco sul primo palo, sventato da Dostal. Dopo un nuovo miracolo di Genoni, che anticipa Kase, pronto a infilare il disco a due passi dalla porta, Bertschy fa correre i brividi a Dostal e a gran parte del pubblico della O2 Arena, chiaramente di fede ceca. Il numero 88 degli elvetici arma un tiro che va a stamparsi sul palo alla destra del portiere. Alla prima sirena però il punteggio resta inchiodato sullo 0-0.

La prima parte del secondo tempo esalta entrambe le difese. Con la partita che prosegue su ritmi elevati, anche se non vertiginosi come quelli dei minuti iniziali di questa finale, a esaltarsi sono le rispettive retroguardie, che lasciano davvero pochi pertugi per gli attaccanti avversari. Subito in entrata, Bertschy, si fa punire per 2 minuti, ma il boxplay elvetico dura solo pochi istanti, perché poco dopo sull'altro fronte è Palat, che ferma sul nascere a modo suo un potenziale contropiede pericolosissimo di Josi, a finire sulla panchina dei penalizzati. Gli elvetici devono invece trascorrerli tutti, e gran parte in apnea, i 120 secondi a 4 contro 5 generati da una penalità di Fora poco prima del giro di boa di metà tempi regolamentari. Ma anche stavolta gli uomini di Fischer se la cavano egregiamente. Al 33'29" Kubalik ci prova con un bolide dei suoi, col puck che va a sbucciare il palo esterno della gabbia di Genoni. Poi è la Cechia che deve difendersi con i denti, quando Gudas si fa spedire fuori dopo avere a sua volta... spedito fuori (dalla superficie giocabile) un disco. Ci provano in diversi, Josi e Niederreiter in particolare, ma nemmeno Gudas nella circostanza capitola. In chiusura di secondo tempo, Kemps in una mischia a distanza ravvicinata, prova la soluzione, ma il disco va a incocciare sul palo. Nulla di fatto dunque anche alla seconda sirena: permane lo 0-0 iniziale.

Le prime fasi del terzo tempo sono di nuovo ‘su e giù’. Con gli elvetici che iniziano aggredendo per un buon minuto la Cechia. Poi, però, per un altro minuto è la retroguardia elvetica a essere messa sotto pressione. Al 43'37" un tiro di Fora deviato da Thürkauf colpisce il palo alla destra di Dostal. Entrambe le squadre possono beneficiare di qualche minuti per rifiatare quando al 46'51" un check di Palat va a stampare Glauser contro la balaustra, crepando il plexiglas, cosa che rende necessario l'intervento degli inservienti per la sua sostituzione. E infine arriva il gol, il primo di questa finale. A segnarlo è Pastrnak, che fa esplodere la O2 Arena in un boato. Ingaggio vinto, schema perfetto della Cechia che passa dalla zona al centro, poi ancora sul lato destro della porta difesa da Genoni, dove il numero 88 arma il bolide che non dà scampo all'incolpevole Genoni. Incassata la rete, la Svizzera prova a ristabilire il pareggio, dando più spinta davanti. Arrivano anche le occasioni per il pareggio, grosse occasioni, soprattutto con Andrighetto in mischia e Bertschy che devia un tiro di Thürkauf che però non sorprende l'attento Dostal. Fischer chiama tutti a sé per il timeout al 57'51", poi Genoni se ne resta in panchina per far posto a un sesto giocatore di movimento. L'azione riprende ma subito Ambühl è costretto a farsi dare il cambio perché il suo bastone s'è rotto. Il tempo passa, inesorabilmente. Le speranze naufragano definitivamente quando la Cechia con Kampf trova il secondo gol a porta vuota.

Svizzera - Repubblica Ceca (0-0 0-0 0-2) 0-2
Reti: 49’13“ Pastrnak (Kundratek, Hajek) 0-1. 59’41” Kampf (Kubalik, Necar/Svizzera a porta vuota) 0-2.
Svizzera: Genoni; Glauser, Josi; Kukan, Siegenthaler; Leffel, Marti; Fora; Niederreiter, Fiala, Hischier; Bertschy, Andrighetto, Thürkauf; Senteler, Simion, Herzog; Scherwey, Haas, Ambühl; Kurashev.
Repubblica Ceca: Dostal; Gudas, Krejcik; Kempny, Spacek; Hajek, Kundratek; Scotka; Zacha, Palat, Pastrnak; Kampf, Kubalick, Necas; Cervenka, Sedlak, Kase; Breanek, Stransky, Vozenilek; Tomasek.
Arbitri: Campbell, Holm; Briganti, Lundgren.
Note: 17’413 spett. Pen.: 2 x 2’ contro entrambe le squadre. Svizzera senza Berra, Jäger e Jung (soprann.); Repubblica Ceca priva di Flek (mal.), Kondelik, Vejmelka (soprann.) e Rutta (squal.). Tiri: 31-32 (7-13, 10-10, 14-9). Pali: 16’49“ Bertschy, 39’16” Kempf, 43’37“ Thürkauf. Timeout Svizzera al 57’51“, poi senza portiere fino 58’54” e dal 59‘05” al 60’.

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