Hockey

La sfida vista da Ambrì. ‘Saranno i duelli, la chiave’

Cereda lancia la sesta sfida con il Lugano, ultimo sforzo prima della pausa. ‘Sarà benefica: le scorie post contagio non si sono del tutto dissipate”

Non è ancora tempo di tirare il fiato
(Ti-Press)
26 gennaio 2022
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L’ultimo sforzo prima della pausa. Di quasi un mese. Domani alla Cornèr Arena, i biancoblù scenderanno in pista per il derby numero 245 della storia, il sesto (e ultimo) della stagione regolare 2021/22, nonché per il loro quarto impegno negli ultimi sei giorni. «Questa sarà una pausa lunga, la cui gestione giocherà un ruolo fondamentale per l’ultima parte della stagione regolare, quella decisiva per la volata a playoff e pre-playoff – premette il coach dell’Ambrì Piotta Luca Cereda –. Sarà, non da ultimo, una pausa benefica, visto che le scorie derivanti dall’ultima ondata di contagi che ha investito il nostro spogliatoio non si sono del tutto dissipate. E non fatico a credere che per parecchi altri club sia lo stesso. Per cui non è nemmeno un male che arrivi questo nuovo break, utile in particolare per recuperare la condizione psicofisica ideale».

‘Non c’è Schlegel? Per noi non fa molta differenza’

Prima di pensare a tirare il fiato, c’è però appunto un altro impegno di quelli che richiedono parecchie energie: il derby... «Già, e per questo, dopo la partita dell’Hallenstadion alla fine abbiamo optato per concedere una giornata di libero ai giocatori, cancellando l’allenamento della vigilia. Quattro partite in sei giorni rappresentano un carico non indifferente, ragion per cui le energie vanno dosate per evitare di arrivare in fondo alla volata col fiato corto. Ed è appunto per evitare di trovarci in questa situazione proprio nel derby che abbiamo deciso di lasciare a riposo la squadra». Anche perché, oltre al prestigio, la sesta ‘stracantonale’ della stagione in palio metterà tre punti pesantissimi per entrambe le squadre. «Viste le premesse, questo derby sarà un’autentica battaglia, fino alla terza sirena, se non oltre... Chi la vincerà? Sicuramente avranno un peso, probabilmente decisivo, i duelli: chi ne vincerà di più avrà buone chance di mettere le mani sulla posta in palio».

L’infortunio occorso a Schlegel a Zugo e la conseguente quasi scontata titolarizzazione di Irving sul fronte Lugano (che dunque sarà giocoforza completato da soli tre stranieri di movimento) cambia qualcosa per voi? «No, per noi non fa molta differenza. Ciò che conta è il tipo di gioco praticato dall’avversario che hai di fronte, e relativamente chi sono gli interpreti. E sotto questo aspetto il Lugano, avendolo già affrontato cinque volte in stagione, lo conosciamo abbastanza bene. I precedenti sono stati tutti parecchio combattuti, e niente mi fa credere che il sesto capitolo possa essere diverso».

Al derby numero 245 della storia l’Ambrì Piotta si presenta in scia al passo falso di Zurigo: dopo averci dormito su una notte, come valutare la prestazione dell’Hallenstadion? «Malgrado il nostro inizio di confronto non sia stato degli ottimali, siamo stati capaci di rimanere ampiamente in partita fino a una decina scarsa minuti dal termine, e questo è sicuramente un punto positivo da cui ripartire. All’Hallenstadion la nostra prestazione è stata un graduale crescendo; peccato però che non siamo riusciti a sfruttare a sufficienza il nostro miglior momento: l’avessimo fatto, l’esito finale avrebbe anche potuto essere diverso. Allo stesso tempo, abbiamo anche fatto troppe concessioni a un avversario molto bravo a sfruttare a suo favore questo genere di opportunità». Tolto il punteggio, al tecnico di Sementina non sono comunque mancate le indicazioni positive nella partita di martedì: «Sì, soprattutto per lo spirito combattivo che hanno mostrato i miei ragazzi, in grado di giocare alla pari dell’avversario fino a poco prima della terza sirena. Sono stati bravi a non perdersi dopo i primi trenta minuti, continuando anzi a lottare e a crederci, a credere nelle loro possibilità. Hanno continuato a lavorare, con pazienza, e sono stati ripagati, anche se purtroppo non a sufficienza».

‘Moses? Finora ha portato tanta energia al gruppo’

L’ultimo impegno prima della pausa olimpica sarà all’insegna della continuità in casa biancoblù o sono da prevedere cambiamenti nello schieramento tattico? «Tutti i giocatori che ho schierato martedì hanno chiuso regolarmente la partita, ragion per cui, salvo sorprese, dovrebbero essere regolarmente a disposizione. Qualche ritocco potrebbe esserci, ma niente di rivoluzionario». L’unica defezione certa è dunque quella del solito Hächler. Salvo ripensamenti, quello di domani potrebbe dunque essere il ‘battesimo’ del derby per l’ultimo arrivato, Steve Moses: che tipo di giocatore è? «Finora ha mostrato buone cose. Non era semplice arrivare in un gruppo completamente nuovo a metà stagione, e per giunta reduce da un lunghissimo stop per infortunio, ma Steve ha saputo inserirsi in maniera egregia, dando inoltre un grande apporto alla squadra. Gli avevamo chiesto di portare energia al gruppo, e in queste prime partite l’ha fatto molto bene: siamo estremamente contenti di averlo con noi in questo periodo».

Come gestirete la pausa olimpica? «Per qualche giorno staccheremo la spina: dopo il derby, i ragazzi avranno una settimana di vacanza. Dopodiché ci rimetteremo al lavoro con lo scopo di farci trovare pronti per la ripresa, fissata per il 22 febbraio a Losanna». Ci saranno anche amichevoli durante questa tregua dal campionato? «Sarebbe ideale programmare un paio di test al fine di mantenere il ritmo della competizione nelle gambe: stiamo lavorando in questo senso».

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