Hockey

Kristian Suleski, uno degli eroi della U18. «La serata più bella della mia vita».

24 aprile 2015
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Da qualche minuto l’inno Nazionale ha finito di risuonare nella Bossard Arena. L'inno che ha celebrato la vittoria elvetica contro la Russia. In una stanza adiacente agli spogliatoi si presenta, accompagnato dal capostampa della delegazione, Kristian Suleski, uno degli eroi artefici di questo trionfo. Faccia pulita da bravo ragazzo, un sorriso genuino e uno sguardo che trasmette felicità. Vedere la sua gioia riscalda il cuore. È quella di un adolescente non ancora maggiorenne che assapora l’apice della sua carriera hockeistica, perlomeno fino a oggi. «È la sera più bella mia vita in questo ambito, ma forse non solo. Ho vissuto qualche promozione con le giovanili del Bienne, ma niente di paragonabile a questo successo».

Il giovane, quando apprende che l’intervistatore è ticinese spalanca gli occhi. Evidentemente non se lo aspettava. Entusiasta, continua in francese a descrivere i suoi sentimenti e quelli dei compagni. «Avevamo troppa voglia di vincere e ve lo assicuro, era voglia vera. Non è un semplice modo di dire. Non ci passava minimamente per la testa che sarebbe potuta essere l’ultima partita del nostro Mondiale. Eravamo fiduciosi, contro i cechi avevamo defezioni e forse era subentrata un po’ di stanchezza. La scoppola non ci aveva dunque turbati. In questo quarto di finale contro i russi siamo stati uniti incitandoci l’uno con l’altro. E poi il nostro portiere è stato grande. Sono veramente fiero della maniera in cui si è vinto».

Dopo questo risultato eccezionale è comunque importante tenere i piedi ben saldi a terra. «Esatto, non abbiamo ancora vinto niente. Ora è fondamentale riposare un attimo, rigenerarsi, restare concentrati e pensare alla Finlandia, il nostro avversario in semifinale. Non so a che ora riuscirò ad addormentarmi, sicuramente con tutte le emozioni provate un po’ di tempo mi ci vorrà». Suleski attualmente milita negli Juniore Elite del Bienne, la sua città natale. Che sul cellulare del giovane talento ci sia già un messaggio con i complimenti di Kevin Schläpfer? «Non lo so», risponde Kristian divertito. «Forse sì, anzi lo penso e mi farebbe indubbiamente molto piacere. Dopo la doccia controllerò».

Per uno nato e cresciuto nella città bernese, il sogno è logicamente di fare il grande salto in prima squadra. «La prossima stagione mi piacerebbe parecchio potermi allenare con gli adulti e se possibile disputare pure qualche partita. Sarebbe fantastico e questo in fondo è il mio obiettivo». Il terzino ha talento,  possiede un buon pattinaggio, se la cava bene tecnicamente e dà prova di calma. Di lui ne risentiremo probabilmente parlare in un futuro nemmeno troppo lontano.