Il 22enne dello Stoccarda ritroverà mercoledì in Champions League lo Young Boys, il club che lo ha formato e lanciato
Sarà un tuffo nel proprio passato quello che farà mercoledì sera il nazionale rossocrociato Fabian Rieder, che col suo Stoccarda riceverà lo Young Boys per il sesto turno della fase a girone unico di Champions League.
Il club giallonero è infatti la squadra del cuore del 22enne centrocampista, che ha cominciato ad andare al Wankdorf per seguire le gara dell'YB in compagnia del padre quando aveva solo 5 anni. In seguito, quand'era quindicenne, raggiunse il settore giovanile del sodalizio bernese, e poi debuttò in prima squadra il 17 ottobre del 2020. Lasciata la capitale due anni fa per raggiungere dapprima il Rennes e poi appunto lo Stoccarda, Rieder ancora oggi guarda in tv le gare dei suoi ex compagni dello Young Boys.
Quando in occasione del sorteggio il caso ha voluto che lo Stoccarda dovesse affrontare proprio i campioni svizzeri, Rieder fu felicissimo: «È stata davvero una gioia per me sapere che avrei affrontati i miei ex compagni sul più prestigioso palcoscenico continentale», aveva affermato. «Ho detto loro che non sarà facile venire a far punti a Stoccarda», ha aggiunto ora, alla vigilia del match, «a patto ovviamente che la mia attuale squadra riesca a fornire una buona prestazione».
I tedeschi, oggi soltanto ottavi in Bundesliga, stanno però abbastanza deludendo anche in Europa: occupano infatti soltanto la 27aposizione, con soli 4 punti raccolti fin qui, con un rendimento molto inferiore rispetto alle ambizioni d'inizio stagione. L'arrivo dell'YB, ultimissimo in classifica con zero punti (2 gol fatti e 17 subiti) per lo Stoccarda potrebbe essere l'occasione giusta per rilanciarsi. Rieder resta però prudente, e ricorda che anche la Stella Rossa – ultimo avversario affrontato in Europa dai germanici – era a secco di punti prima del match, ma poi riuscì a vincere addirittura per 5-1. «Non sottovaluteremo nessuno», assicura il centrocampista offensivo.
Contro i bernesi, Rieder spera di essere titolare dopo che nelle prime 5 gare del girone è entrato in campo in corso d'opera. In 13 partite di campionato, invece, è stato titolarizzato in sei occasioni, segnando un gol e servendo tre assist. Bilancio di questo inizio di stagione in Germania? «Potevo fare meglio», ammette Fabian. «Devo diventare più preciso ed efficace, ma l'importante è che mi faccia trovare al posto giusto al momento giusto. Fra poco, ne sono certo, inizierò a segnare più spesso. Sto comunque dando un buon apporto creando occasioni per i compagni, e lavoro duro anche in fase difensiva e nei contrasti».
Lo svizzero è giunto a Stoccarda in prestito dal Rennes, club in cui – nell'unica stagione vissuta in Francia – ha deluso, anche per colpa dei frequenti infortuni subiti. «Ma non mi pento di essere andato al Rennes», precisa Rieder, «firmare per i francesi è stata la giusta decisione. Al Rennes sono comunque cresciuto, l'ho dimostrato agli Europei. Alla mia giovane età, è una buona cosa aver già fatto esperienza in tre diversi Paesi, è qualcosa che servirà alla mia crescita». I tedeschi, al termine di questa stagione, potranno far valere un'opzione d'acquisto per l'elvetico, il quale del resto vorrebbe restare allo Stoccarda: «La Bundesliga è adatta al mio stile di gioco, e a me toccherà impormi in questo torneo».