Calcio

Le polemiche dopo Nizza-Marsiglia. 'Un insulto allo sport'

In Francia fioccano le condanne per gli episodi della partita di domenica con l'invasione dei tifosi. Ma puer tra i dirigenti c'è chi non ha brillato

Intanto il prefetto chiude una delle tribune per quattro partite (Keystone)
23 agosto 2021
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È unanime in Francia la condanna di quanto avvenuto domenica sera a Nizza, dove l'arbitro è stato costretto a interrompere la partita di calcio valida per la terza giornata di Ligue 1 tra la squadra locale e il Marsiglia, dopo l'invasione di alcuni tifosi che hanno preso di mira i giocatori ospiti, i quali si sono rifiutati di proseguire il match. Gli incidenti sono stati definiti «un insulto a tutto lo sport» dal ministro Roxana Maracineanu, che ha chiesto «sanzioni per i colpevoli». Sulla vicenda è stata naturalmente aperta un'inchiesta dalla Procura di Nizza e i rappresentanti dei due club mercoledì compariranno davanti alla commissione disciplinare della Lega. Quest'ultima, oltre a condannare fermamente le violenze ha spiegato che la decisione di riprendere il match dopo il caos in campo era stata presa dal prefetto della Regione delle Alpi marittime, «al fine di garantire l'ordine pubblico e la sicurezza degli spettatori». Il ministro dello Sport dal canto suo ha aggiunto che «verificare se la partita avrebbe dovuto riprendere sarà uno degli elementi dell'indagine, e se i giocatori si sono sentiti in pericolo hanno fatto bene a rimanere negli spogliatoi». Entrambe le società rischiano pesanti sanzioni, fino alla sconfitta a tavolino.

'Non ci sentivamo al sicuro'

La partita era stata interrotta una prima volta al 75', quando i tifosi hanno invaso il campo a seguito di un incidente che ha surriscaldato gli animi: l'ennesima bottiglia di plastica gettata in campo, finita addosso al giocatore del Marsiglia Dimitri Payet, che ha poi rilanciato verso gli spalti scatenando la reazione del pubblico di casa. In quel momento il Nizza era in vantaggio per 1-0. Dopo molte discussioni durate quasi un'ora e mezza è stata poi presa la decisione di riprendere la partita, ma i giocatori del Marsiglia hanno deciso di non rimettere piede in campo. «Al delegato ho detto che era in pericolo l'incolumità di noi giocatori: molti dei nostri sono stati colpiti», spiega il capitano del Marsiglia Steve Mandanda.

In un comunicato, il Nizza oggi ha condannato il lancio di bottiglie «del quale si sono resi colpevoli individui isolati», ma ha anche puntato il dito contro «l'atteggiamento irresponsabile di alcuni membri del club marsigliese». Come il gesto del vice allenatore del Marsiglia, che non ha trovato nulla di meglio da fare che sferrare un colpo a uno dei tifosi entrati in campo...

Spalti chiusi per quattro partite

Intanto, il prefetto della Regione delle Alpi marittime una decisione l'ha già presa: per le quattro prossime partite casalinghe del Nizza il magistrato ha ordinato la chiusura della tribuna popolare Sud dello stadio, «senza attendere le sanzioni che spettano alla Lega calcistica, vista la gravità degli episodi». Mentre un uomo uomo di 28 anni sospettato di aver colpito un calciatore del Marsiglia è stato arrestato vicino a Nizza e preso in custodia a fine giornata.

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