CALCIO

Tolta la quarantena, il derby del Lemano può andare in scena

Il Losanna era fermo da mercoledì, ma il medico cantonale ha tolto la squadra dall'isolamento e consentito la trasferta a Ginevra

29 gennaio 2021
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Il Losanna può tornare a giocare in Super League. La quarantena precauzionale imposta mercoledì è stata revocata dal medico cantonale vodese dopo che tutti i test di depistaggio effettuati oggi sui giocatori sono risultati negativi. Di conseguenza, il derby del Lemano tra Servette e Losanna, previsto domenica alle 16.00 può andare in scena come previsto. Tuttavia, lo svolgimento della partita è soggetto a un ulteriore test rapido da effettuare con i giocatori e lo staff del Losanna proprio domenica.

Mercoledì, una serie di test avevano rivelato diversi casi positivi di Covid-19. Tra gli altri, era risultato positivo anche il tecnico Giorgio Contini. Di conseguenza, si era dovuto procedere al rinvio della partita contro lo Young Boys.

Per il Servette, il via libera del medico cantonale vodese significa che il 2021 può finalmente iniziare. Colpiti dal coronavirus durante la preparazione, nell'anno nuovo i granata non hanno finora disputato nemmeno una partita, costretti a rinviare le sfide con San Gallo e Lugano.

Sollevata dalla decisione delle autorità sanitarie vodesi anche la Swiss Football League. Una partita che può avere luogo è comunque una partita in meno della quale preoccuparsi. Sì, perché il susseguirsi delle quarantene sta mettendo in difficoltà chi è chiamato a redigere il calendario. Delle 85 partite fino a ora in agenda, ben 19 (il 22%) hanno dovute essere posticipate. Una percentuale davvero alta rispetto ad altri campionati: in Inghilterra, soltanto il 4,5% delle partite ha dovuto essere ricollocato e meglio ancora hanno fatto in Austria (1,2%) e in Germania (nessun rinvio).

Per Claudius Schäfer, direttore della Sfl, spiegare la differenza tra Svizzera e altre nazioni è praticamente impossibile: «I piani di protezione sono piùo meno i medesimi. Quando abbiamo ripreso l'attività agonistica, ci siamo appoggiati molto sui grandi campionati esteri per capire come muoverci. Il problema è che tutto è legato alle decisioni perse dai singoli cantoni – sottolinea Schäfer, il quale vorrebbe trovare un modo per risparmiare ai club tutte queste traversie –. In Austria è stato raggiunto un accordo con le autorità. Dal canto nostro lo abbiamo più volte richiesto, può darsi che qualcosa cambi dopo le decisioni del Consiglio federale di mercoledì prossimo (ad esempio, una riduzione a 7 giorni della quarantena, ndr)».

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