CALCIO

Lugano, una vittoria per onorare la Pontaise

Ultima partita al vecchio stadio prima del trasloco alla Tuilière. Jacobacci: ‘Motivazione supplementare per il Losanna, ma a noi rode ancora la Coppa’

7 novembre 2020
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Settantacinque volte, in una storia iniziata il 30 marzo 1934, il Lugano è sceso in campo allo Stade Olympique de la Pontaise di Losanna (47 sconfitte, 12 pareggi, 16 vittorie). Quella di domani sarà la 76.ma e sarà anche l’ultima. Da domenica 29 novembre, infatti, il Losanna traslocherà di poche centinaia di metri, per prendere casa nel nuovo Stade de la Tuilière. Un’era si chiude e i bianconeri sperano che il sipario sul glorioso (ma da troppi anni vetusto) impianto vodese cali nella stessa maniera nella quale si era alzato ottantasei anni fa: con una vittoria (allora fu 3-1)... «Sappiamo che sarà una partita ancora più difficile del solito – afferma Maurizio Jacobacci –. Proprio perché loro vorranno lasciare la Pontaise con un successo. Avranno una motivazione supplementare, che dovremo però mostrare pure noi, non fosse altro che per cancellare il ricordo della sfida di un anno fa in Coppa Svizzera (secca vittoria del Losanna per 3-0, ndr). Mi auguro di vedere un moto di orgoglio, in particolare proprio in quei giocatori che erano usciti a testa bassa lo scorso anno».

Bottani e Sabbatini ancora in quarantena

Il Lugano è reduce dalla vittoria casalinga con il San Gallo, vittoria che risale già a quindici giorni fa. Settimana scorsa, infatti, lo scoppio di alcuni casi di coronavirus avevano costretto al rinvio della sfida con lo Young Boys. Dal punto di vista sanitario, rimane indisponibile Bottani (ammalato), così come Sabbatini (in isolamento per stretti contatti con un familiare positivo): Osigwe ha concluso la quarantena e quindi, secondo le disposizioni emanate dal medico cantonale, potrà viaggiare con la squadra, mentre Oss uscirà dall'isolamento domani e raggiungerà i compagni direttamente a Losanna. Infine, alla trasferta non prenderà parte nemmeno Ardaiz, alle prese con un problema a un piede. Quella appena trascorsa, insomma, è stata una settimana piuttosto movimentata per i bianconeri, nel corso della quale Jacobacci ha dovuto lavorare anche sotto l’aspetto mentale… «Non è stato evidente mantenere la concentrazione. L’aspetto fisico non è risultato un problema, abbiamo lavorato come di consueto. Altro discorso per quanto concerne l’aspetto mentale. Dopo esserci preparati molto bene per la partita contro lo Young Boys la tensione è venuta a cadere e non è stato semplice ricaricare i giocatori a partire da lunedì. Mi auguro di trovare alla Pontaise un gruppo molto concentrato, prerogativa indispensabile per affrontare una squadra che ha conquistato otto punti in quattro partite, con due vittorie casalinghe con sei reti fatte e solo due subite. Siamo consci di dover affrontare un gruppo che non è più da Challenge League, ma appartiene a tutti gli effetti e con merito alla Super League».

‘Occorrerà equilibrio a centrocampo’

Dalle parole del tecnico bianconero traspare un pizzico di preoccupazione… «Non sono preoccupato, ma so che è difficile mantenere la concentrazione, perché non è possibile approfittare della tensione creata dall’ultima partita, in quanto ormai vecchia di due settimane. È per altro vero che il Losanna si trova in una situazione simile, se non peggiore della nostra: non gioca dal 18 ottobre e si è visto rinviare due partite. Mi auguro che la sfida di domani possa avere uno sviluppo diverso rispetto a quella di Coppa. Conosciamo quelle che sono le loro qualità, il loro modo di giocare e siamo pronti a sfruttare quelle che possono essere le loro debolezze per proseguire nella nostra striscia positiva giunta a quota 13 (considerando il finale della passata stagione, ndr). Loro sono indubbiamente cresciuti, hanno perso l’ultima partita alla 34.ma giornata, poi hanno vinto le ultime due in Challenge League e quest’anno sono ancora imbattuti. Di fronte troveremo una squadra difensivamente molto forte, con tre centrali bravi nel gioco aereo e sempre sul pezzo nell’uno contro uno. Con i due esterni di centrocampo sanno spingere molto bene e mettere in mezzo cross invitanti per uomini d’area che “vedono” la porta. Dovremo essere bravi a gestire la partita. Non potremo essere troppo alti perché daremmo spazio alla loro capacità di attaccare la profondità, ma nemmeno troppo bassi, per non permettere loro di inondare l’area di palloni invitanti per punte molto opportuniste. Si tratterà di essere accorti nel gestire tatticamente la sfida, cercando come d’abitudine di giocare su quelle che sono le nostre qualità».

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