CALCIO

Il Lugano strappa un punto pirotecnico al San Gallo

I bianconeri raggiungono il pareggio all'83' con Lavanchy e nel finale sfiorano il colpaccio con una punizione di Lovric

9 luglio 2020
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Ci sono partite che meriterebbero uno stadio pieno, non i mille spettatori che hanno avuto la fortuna di assistere al pareggio tra Lugano e San Gallo. Una partita dalle mille emozioni, che i bianconeri hanno ripreso per i capelli con il gol del 3-3 di Lavanchy all'83' e che avrebbero potuto addirittura vincere con la punizione di Lovric che nel finale ha mandato la sfera a lambire (letteralmente) l'incrocio dei pali alla sinistra di Zigi. A conti fatti, però, c'è poco da recriminare, perché il punto conquistato (il quarto nelle ultime tre partite contro le prime tre della classifica) è di quelli pesanti, contro un San Gallo che ha fatto capire a tutti i presenti le ragioni per le quali sta lottando punto a punto con lo Young Boys per la conquista del titolo. I biancoverdi di Zeidler, infatti, hanno ribadito di essere la squadra che pratica il miglior calcio di Super League, fatto di velocità, palleggio e giocate tecniche. Insomma, un gran bel vedere, abituati come siamo alla fisicità dello Young Boys.

Consci della necessità di non concedere l'iniziativa agli ospiti, i bianconeri sono partiti a spron battuto, con 20' da annoverare tra i migliori (se non i migliori) della gestione Jacobacci. Venti minuti nel corso dei quali hanno sfiorato il gol con Janga al 2', hanno trovato il punto del vantaggio con Sabbatini al 10' e hanno costantemente messo in difficoltà gli avversari... «Nel primo quarto d'ora abbiamo proposto un ottimo calcio – conferma Maurizio Jacobacci –. Il San Gallo, però, ci ha messo in difficoltà con un pressing alto. Poi abbiamo perso ingenuamente una palla sulla tre quarti e da lì è nato il rigore del pareggio».

Un gol, quello di Quintilla, che ha cambiato la storia del primo tempo, con il San Gallo che ha preso in mano le redini del gioco e un Lugano costretto a stringere i denti... «In occasione del secondo gol di Ruiz avremmo dovuto gestire molto meglio quella palla sul secondo palo, ma nel corso della ripresa siamo stati capaci di mostrare grande carattere, trovando immediatamente il pareggio con Gerndt».

Nel secondo tempo, la reazione

In effetti, i minuti iniziali del secondo tempo sono stati un fuoco di fila di emozioni: dapprima il pareggio di Gerndt (splendido pallonetto di testa con Zigi fuori dai pali), due minuti dopo il nuovo vantaggio di Ruiz, cancellato dall'arbitro dopo consultazione delle immagini video per un fuorigioco di posizione, infine il gol del 2-3 firmato di testa da Demirovic... «Un'altra squadra, a quel punto, si sarebbe arresa e non avrebbe più trovato la forza per reagire. Noi, invece, non abbiamo mai alzato bandiera bianca e alla fine ci siamo meritati un punto che poteva triplicare con la punizione di Lovric nel finale».

L'ingresso in campo di Lungoyi è stato determinante per la rimonta. Jacobacci ha cambiato modulo (4-1-4-1) e il giovane romando ha garantito quell'apporto di benzina per lo sprint finale che sembrava iniziare a venir meno... «Sapevo che sulla fascia è un ragazzo potenzialmente devastante. Il San Gallo non lo conosceva e lui ne ha approfittato per saltare più volte il diretto avversario». Il gol del pareggio, in effetti, è nato dalla caparbia difesa di un pallone da parte di Lungoyi, con servizio a Sabbatini: il capitano ha alzato gli occhi, ha atteso l'arrivo sul secondo palo di Lavanchy è gli ha servito un pallone che chiedeva soltanto di essere messo in porta... «Alla fine il San Gallo è contento del punto strappato, perché sapeva che questa sarebbe stata una partita difficile – sottolinea Jacobacci –. La squadra di Zeidler ha iniziato gli allenamenti l'11 maggio, vale a dire due settimane prima di noi, ma in campo questa differenza non si è vista: abbiamo forza, gambe, fisico e oggi lo abbiamo dimostrato alla grande».

Se Lungoyi ha garantito vèrve alla fase offensiva, va senza dubbio sottolineata la prestazione di Gerndt (oltre allo splendido gol, tanti palloni difesi con caparbietà), Sabbatini (un gol e un assist) e Lavanchy (tanta quantità unita a qualità sulla fascia, oltre ovviamente al punto del pareggio). Janga e Guidotti, invece, hanno chiuso la loro fatica già alla pausa... «Mi sembrava che Stefano avesse metabolizzato male l'aver commesso il fallo dal quale è nato il rigore di Quintilla, per cui ho preferito inserire Lovric per non aggravare il suo peso mentale. Janga, invece, è andato vicino al gol del vantaggio già dopo 2' e mi dispiace che non sia riuscito a segnare: gli manca sempre pochissimo per togliersi una soddisfazione».

Sabbatini: 'Il San Gallo merita il titolo'

Jonathan Sabbatini ha invece tenuto a complimentarsi con il San Gallo... «Abbiamo conquistato un punto contro un avversario fortissimo. Non penso di mancare di rispetto a nessuno affermando che, anche per il bene del calcio svizzero, spero che alla fine riesca a spuntarla e a conquistare il titolo». Intanto, il Lugano pensa ai prossimi impegni, a iniziare dalla trasferta a Lucerna: «Sono convinto che continueremo a ottenere risultati positivi», conclude Jacobacci.

Lugano - San Gallo (1-2) 3-3

Reti: 10' Sabbatini 1-0. 26' Quintilla (rigore) 1-1. 39' Ruiz 1-2. 46' Gerndt 2-2. 54' Demirovic 2-3. 83' Lavanchy 3-3

Lugano: Baumann; Kecskes, Maric, Pavlovic (79' Jefferson); Lavanchy, Sabbatini, Covilo, Guidotti (46' Lovric), Yao; Gerndt (76' Lungoyi), Janga (46' Holender)

San Gallo: Zigi; Hefti, Stergiou, Letard (23' Ribeiro), Muheim; Görtler, Quintilla, Ruiz (67' Rüfli); Fazliji; Demirovic (84' Nuhu), Itten (84' Bakayoko)

Arbitro: Dudic

Note: 1'000 spettatori. Lugano senza Bottani, Custodio, Daprelà, Macek (infortunati); San Gallo senza Guillemenot (squalificato), Ajeti, Babic, Costanzo, Gonzalez e Lüchinger (infortunati). Ammoniti: 41' Covilo. 74' Yao. 77' Maric. 81' Hefti. 90' Ribeiro. 92' Görtler

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