Calcio

Team Ticino, c'è il nuovo comitato. Non ancora il presidente

Un'assemblea finalmente piuttosto tranquilla ha eletto le nove persone che dovrebbero governare l'Associazione che gestisce il calcio d'élite giovanile ticinese

27 agosto 2019
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Angelo Renzetti, Michele Campana, Leonid Novoselskiy e Paolo Ortelli in rappresentanza del Lugano, Flavio Facchin e Marcello Censi per il Bellinzona, Nicola Bignotti e Michele Spadini per il Chiasso, Silvano Baretta per la Ftc. È questo il nuovo comitato del Team Ticino, l'Associazione che dal 2006 raggruppa i migliori talenti del calcio ticinese fra i 15 e i 18 anni, emerso dall'assemblea tenutasi al Centro sportivo di Tenero per dar seguito al nuovo statuto votato lo scorso 16 luglio.

Quanto al ruolo di presidente, il neo comitato vi si chinerà nella prima riunione prevista il 9 settembre. Il Lugano ha proposto Enrico Giani, classe ’61, attuale presidente della Camera civile dei reclami ed ex giocatore del Locarno in Lega Nazionale (tornato a vestire la maglia delle bianche casacche dopo il fallimento del club nel gennaio 2018 e la ripartenza dalla Quinta Lega) nonché in diverse formazioni del calcio regionale, in primis nel Verscio. Una persona super partes che seppur non abbia voluto rilasciare dichiarazioni sembrerebbe pronto a mettersi a disposizione e soprattutto sarebbe gradita più o meno a tutti, ma che per il conflitto di interessi che potrebbe venirsi a creare relativamente alla causa intentata dall'Acb contro il Team Ticino - un eventuale ricorso alla decisione del Pretore di Bellinzona finirebbe proprio in mano all'ufficio di Giani - non potrà per ora assumere tale ruolo.

Ricordiamo infatti che su quanto deciso nell'assemblea dello scorso 16 luglio e di conseguenza anche oggi, pende sempre l'istanza di conciliazione promossa dall’Acb con lo scopo di far annullare quanto deciso lo scorso mese a Tenero (in sostanza il nuovo statuto), puntando sul presunto doppio ruolo di Novoselskiy in due squadre si Swiss Football League, Lugano e Chiasso. Situazione questa contraria al regolamento della stessa Sfl, di fatto vincolante – al pari di quello di Asf e Ftc – per il Team Ticino. A tal proposito il rappresentante dell'Acb Flavio Facchin ha confermato l'intenzione di non ritirare, per il momento, l'istanza fissata dal Pretore di Bellinzona per il primo di ottobre ma che probabilmente verrà posticipata per un impegno in concomitanza dei granata.

Tentativo di conciliazione che è invece già fallito per l'altra causa promossa dalla società bellinzonese, in questo caso contro l'Fc Lugano per un contributo Uefa di 600 mila franchi che i bianconeri avrebbero dovuto rigirare al Team Ticino. I sottocenerini hanno infatti risposto picche alla possibilità di trovare anticipatamente un accordo e così si è in attesa che il Pretore di Lugano stabilisca una data per l'udienza. Che purtroppo per il calcio ticinese rischia di non essere l'ultima.

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