Calcio

Il clamoroso ritorno è cosa fatta: Zidane di nuovo al Real

Il presidente dei Galacticos Florentino Perez è riuscito a convincere il francese, che sostituisce da subito Solari in panchina e che ha firmato fino al 2022

11 marzo 2019
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Zinedine Zidane torna da subito ad allenare il Real Madrid. La notizia bomba lanciata alle 15 dalla trasmissione “Jugones” sul canale spagnolo La Sexta, è stata confermata poco fa dal club, dopo la riunione della sua giunta direttiva. Il presidente delle Merengues Florentino Perez ha quindi convinto Zizou ad assumere subito la guida della squadra che aveva lasciato alla fine della scorsa stagione, dopo aver messo le mani sulla terza Champions League consecutiva. L'accordo prevede che il francese – il terzo allenatore a sedere sulla panchina madridista in questa stagione dopo Julen Lopetegui (cacciato il 29 ottobre) e Santiago Solari – porti a termine questo campionato per poi iniziare un nuovo ciclo triennale, con contratto fino al 2022.

Eppure sembrava proprio che Zidane avesse deciso di dire un “no” defintiivo alle proposte di Perez, tanto che in pole position per la panchina sembrava esserci José Mourinho, già tecnico alla “Casa Blanca” tra il 2010 e il 2013. La scorsa settimana il portoghese era stato chiaro con Florentino Perez: era dispostissimo a prendere da subito in mano la squadra. Giovedì Jorge Mendes era a Madrid per provare a stendere un'ipotesi di accordo: contratto fino al 2022, 17 milioni a stagione più un ricco assegno tra i 5 e i 6 milioni per portare a termine questa stagione. Ovviamente con delle condizioni: alla fine di questa stagione, voleva l'allontanamento dal Real di quattro giocatori con un passato importante ma ritenuti non funzionali al progetto: Marcelo, Bale, Sergio Ramos e Benzema. Anche quella condizione sarebbe stata accettata volentieri dal presidente. Però poi non è andata così, Perez è tornato a bombardare Zidane di telefonate, utilizzando anche Emilio Butragueno, molto amico del francese, e alla fine ha ottenuto quello che voleva.

Per Zidane (i cui numeri sulla panchina del Real parlano di 149 partite, 393 gol segnati, 104 vittorie, 29 pareggi, 16 sconfitte e 9 trofei vinti) sono due i traguardi da raggiungere: il primo è assicurare ai blancos un posto nella prossima Champions, con Bale e compagni che sono già fuori dall'edizione in corso (eliminati negli ottavi dall'Ajax), così come hanno già salutato anche la Coppa del Re per mano del Barcellona. Proprio i blaugrana guidano la Liga con 7 punti di margine sull'Atletico Madrid e 12 sul Real, a sua volta a +10 sul 5° posto dell'Alavés, al momento prima delle escluse. Il secondo obiettivo è recuperare diversi giocatori alla causa madridista: non solo Bale, ma anche Marcelo e Isco, finiti ai margini del progetto con Solari.

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