Calcio

Team Ticino, il 'Fil Rouge' è motivo d'orgoglio

Una delegazione presenterà alle nazionali italiane a Coverciano il metodo di lavoro ideato da Mauro Giussani. 'Ormai siamo conosciuti anche fuori dai confini'

13 febbraio 2019
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Tanto piace, che anche il calcio italiano ne vuole sapere di più. Il ‘Fil Rouge’ metodo di lavoro e di allenamento ideato da Mauro Giussani, responsabile T3 e Footeco in seno al Team Ticino, verrà presentato mercoledì 27 febbraio a Coverciano, in una giornata riservata a quello che può essere considerato con una punta di sano orgoglio un valido prodotto nostrano, diventato anche d’esportazione.
Coordinata dal responsabile delle Nazionali giovanili azzurre Maurizio Viscidi, la giornata che avrà il Team Ticino quale ospite e attore principale vedrà la presenza al Centro federale azzurro di tutti gli staff tecnici delle selezioni giovanili italiane, dalla Under 15 alla Under 21 compresi allenatori dei portieri, assistenti, preparatori atletici e ‘match analyst’.
La delegazione del Team Ticino sarà guidata da Mauro Giussani e presenterà il progetto ‘Fil Rouge Swiss’ nato sulla scia del concetto di formazione promosso qualche anno fa dall’Associazione svizzera di calcio (Asf) per proporre metodologie di formazione unificate per tutta la Svizzera. Un concetto diventato nel frattempo il riferimento per i tredici partenariati svizzeri, dopo una fase che possiamo definire embrionale, o di sperimentazione, della quale lo stesso Team Ticino si era fatto ambasciatore.

Conosciuti e apprezzati

«Ormai siamo molto conosciuti, anche fuori dai confini nazionali – replica Mauro Giussani –. La nostra metodologia è conosciuta e apprezzata. Dal niente, negli anni siano arrivati a un livello tale che ce la giochiamo con qualsiasi realtà professionistica del calcio nazionale e otteniamo risultati importanti senza fare calciomercato. Cresciamo quello che abbiamo in casa nostra. Il nostro metodo è diffuso. Siamo già stati chiamati dalla federazione ungherese, da quella di San Marino, siamo stati ospiti del Chievo, della Sampdoria, abbiamo ricevuto la visita dell’Inter, del Perugia. Siamo finiti anche in un importante blog del calcio messicano che si occupa di formazione. Il nostro metodo è conosciuto e apprezzato da più parti. Viscidi ne venne a conoscenza qualche anno fa, in occasione di una sua visita al Cst con Arrigo Sacchi, allora coordinatore tecnico delle nazionali giovanili azzurre. Tre o quattro anni fa sono stato relatore a un Master promosso dalla rivista specializzata ‘Il nuovo calcio’, sorta di bibbia del settore, che ha messo a confronto importanti piazze del calcio mondiale. Vi presero parte anche alti dirigenti del Centro federale di Coverciano. Negli ultimi mesi del 2018, sempre sulla citata rivista, sono apparsi con regolarità servizi sul ‘Fil Rouge’ che hanno contribuito alla sua conoscenza e alla sua diffusione. È stato d’aiuto anche il fatto che il direttore Ferretto Ferretti sia il responsabile della formazione degli istruttori a Coverciano, a livello di condizione fisica. Sono intrecci di vario genere che hanno portato alla telefonata che ho ricevuto da Maurizio Viscidi, che in un primo tempo mi ha colto di sorpresa, ma poi ho scoperto essere “autentica”. Voleva sapere se fossimo disposti a presentare il nostro progetto: alla sua richiesta ufficiale abbiamo prontamente risposto con la nostra piena disponibilità, ed ecco l’invito per mercoledì 27. Parleremo anche di come lavoriamo in funzione delle Nazionali, come è strutturata la filosofia che sta alla base del progetto di formazione in Svizzera, dai partenariati al concetto di Footeco. Ma l’accento lo metteremo sul ‘Fil Rouge’, perché Viscidi ci ha spiegato che è la parte che a loro interessa di più: hanno bisogno di un ricambio, di un concetto nuovo da presentare agli allenatori italiani per colmare un ritardo accusato nei confronti del calcio svizzero».

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