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Nel terzo derby stagionale la Sam dilaga contro i Tigers

Sul campo del Lugano il Massagno si dimostra di nuovo troppo forte per la compagine di coach Montini

Derby che si può definire ‘allegro’ quello che all’Elvetico ha visto, per la terza volta in stagione, la vittoria della Spinelli sui Tigers per 78 a 103. I duecento presenti, con buona stima s’intende, si sono anche divertiti, vuoi perché il Lugano è riuscito a restare non troppo lontano dal più quotato avversario per quasi due tempi, vuoi perché la grandinata di triple della Sam non è certamente una cosa da tutte le gare: alla fine i ragazzi di Cabibbo han chiuso con 19 su 32, 60%, con Dusan Mladjan a fare gli straordinari come gli capita nelle serate di questo genere quando trova la difesa allegra dell’avversaria: 8/10 che, se non è un record, poco ci manca.
Morgan l’ha in parte emulato con 6/11, e poi triple da Marko Mladjan e Solcà. Se poi ci mettiamo che il Lugano era senza Jurkovitz, infortunato, e senza Corda trattenuto a difendere la patria fra le nebbie di Thun, si può avere un’idea completa dell’evoluzione della gara. Il Lugano parte da -8 dopo 2‘, visto che la Sam non si fa pregare, ma poi piazza un 13 a 2 al 7’ che rimette tutto in corsa: 13 a 10.
Con due triple la Spinelli allunga, ma il Lugano sorpassa e si chiude il quarto sul 19 a 18. Da notare, nessun fallo fischiato ai bianconeri da un trio che ha ’interpretato‘ bene la partita con ’uno spirito da…
campetto‘, come sottolineava un amante del basket.
Secondo quarto che rimane in equilibrio perché le difese sono delle armi sconosciute a tutti e si è sul 33 pari al 7’. Negli ultimi 4 minuti la partita si spacca, perché il trio dei cecchini infila qualcosa come 5 triple senza fare un solo errore e il pur valoroso Lugano non può che scivolare lontano, -11 alla pausa principale, 42 a 52, con un parziale di quarto di 22 a 34 e 7/9 da 3.
Il Lugano non cede e cerca di stare sotto la doppia cifra, con un indomito Ballard – finirà con 15 punti e 12 rimbalzi - e trovando anche 6 punti consecutivi di Salane: 51 a 63 al 6’.

Sassella ci prede da tre, la Sam risponde col solito Dusan che firma gli ultimi 5 punti: 58 a 73 al 10’. Ultimo quarto senza più storie ma non per questo senza agonismo: si assiste a un paio di stopponi stratosferici del ’grillo' Hopkins, a tre triple consecutive di Morgan e poi a finire con molti ragazzini in campo per un finale di 78 a 103.
Il Lugano ha fatto tutto quanto poteva, considerate anche le assenze, però si è visto come la squadra abbia veramente una bella dinamica e un crescendo di qualità nei singoli. Donnelly e Sassella in doppia cifra sono un bel segnale, come anche Salane con 6 rimbalzi e due stoppate.
Massagno non ha faticato più di tanto perché ha avuto una serata di grazia oltre la linea dei tre punti, anche se è stata un po’ allegra in difesa. Humphrey e Robertson, 11 rimbalzi, sotto le plance difficili da contenere.
«Abbiamo giocato senza grossi affanni, anche se il Lugano è stato bravo a tenerci a lungo sul filo», dice coach Cabibbo. «Poi, dalla lunga distanza abbiamo creato un fossato che si è via via allargato e abbiamo chiuso in tranquillità».
Montini sorride perché legge le statistiche e dice: «Contro certe cifre hai poco da recriminare: nelle nostre condizioni facciamo sempre il massimo possibile, e anche stasera abbiamo lottato. Poi la differenza si è vista quando la fisicità è aumentata, anche se sono contento degli 11 rimbalzi presi in attacco, un po’ meno per le 11 palle perse. Avanti così».

Lugano Tigers - Sam Massagno 78 - 103 (41-52)

Lugano: Hopkins 17, Picco, Donnelly 10, Sassella 16, Ballard 15, Salane 10. Cencioni 4, Mete: NE Agustoni, Montanari. Tiro: 20/63 (48%); 22/37, 8/26, 10/13 Rimbalzi: 11 + 24; Palle perse 11.

Sam: Morgan 23, Togni, Matic 1, Martino 2, Tanackovic, M. Mladjan 10, Humphrey 14, Koludrovic 6, D. Mladjan 26, Robertson 13, Karabasic 1, Solcà 7. Tiro: 39/73 (53%); 20/41, 19/32, 6/11 Rimbalzi: 12+23; Palle perse: 11