Sul trampolino di Engelberg s'illustra Kobayashi
Domenica deludente per gli elvetici nella gara di casa, dove il migliore tra loro (Sandro Hauswirth) è soltanto ventitreesimo
C'è poca gloria ai piedi del Titlis per i saltatori rossocrociati. Che dal trampolino obvaldese nel concorso di domenica si debbono accontentare delle posizioni di rincalzo, tanto che il migliore dei rossocrociati, Sandro Hauswirth, è soltanto ventitreesimo, davanti a Juri Kesseli (24esimo) e Yannick Wasser (26esimo), e sono loro tre gli unici saltatori elvetici tra gli otto in lizza a essersi garantiti l'accesso alla finale. La delusione, però, davvero cocente soprattutto per Simon Ammann che si è piazzato 37esimo – dopo aver chiuso al ventesimo posto la prova di sabato – e per quel Gregor Deschwanden che in queste ultime settimane sembra davvero in difficoltà, e stavolta si piazza addirittura trentanovesimo.
A brillare nella prova obvaldese è stato soprattutto il giapponese Ryoyu Kobayashi, che si è imposto sulla concorrenza grazie a due balzi di 133 e 132 m. Sul podio con il nipponico si sono piazzati lo sloveno Domen Prevc, il vincitore della prova della vigilia, e il tedesco Felix Hoffmann.
Anche al femminile, poche soddisfazioni per la relegazione rossocrociata nella gara vinta anche in quel caso da un saltatore nipponico, Nozomi Maruyama (136,5 e 134 m), e dove la migliore tra le elvetiche, Sina Arnet, si è piazzata al sedicesimo posto.
