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Kansas City per la storia, Philadelphia per la rivincita

Domenica a New Orleans il 59° Super Bowl. Gli Chiefs puntano alla tripletta consecutiva, gli Eagles sognano di ripetere le gesta di... Rocky

6 febbraio 2025
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Non è dato sapere se Nick Sirianni e i suoi giocatori, prima di partire alla volta di New Orleans, dove domenica si disputerà il 59° Super Bowl, si sono recati in pellegrinaggio alla statua di Rocky Balboa, posta in cima alla scalinata celebrata in un’iconica scena del film. Il figlio (cinematografico) prediletto della città della Liberty Bell, al secondo tentativo aveva trovato la forza per mandare al tappeto, contro ogni pronostico, quell’Apollo Creed che nel combattimento precedente l’aveva spuntata di misura. Coach Sirianni spera che la storia di Rocky possa essere d’ispirazione agli Eagles, sul punto di sfidare, per la seconda volta in tre anni, quei Kansas City Chiefs che nel febbraio 2023 a Glendale si erano imposti di appena tre punti (38-35). Le similitudini tra la finzione di Rocky e la realtà della rivalità tra Kansas City e Philadelphia sono numerose, ma di certo non faranno un baffo ad Andy Reid e i suoi Chiefs, a un passo dall’entrare nella storia del football professionistico.

La franchigia del Missouri, infatti, potrebbe diventare la prima a vincere il Vince Lombardi Trophy per tre volte consecutive. Un traguardo fallito dai New England Patriots di Tom Brady (2016-18, battuti nel secondo) e ai Miami Dolphins di Larry Csonka (1971-73, battuti alla prima apparizione), mentre i Buffalo Bills di Jim Kelly tra il 1990 e il 1993 raggiunsero la finale per quattro volte, senza tuttavia vincerne nemmeno una. L’unica squadra ad aver vinto tre volte consecutive il titolo Nfl è quella dei Green Bay Packers. Tuttavia, la prima volta capitò negli anni Venti, prima dell’introduzione dei playoff, la seconda è datata 1965-67, con l’era Super Bowl iniziata soltanto nel 1966.

I pronostici della vigilia parlano tutti (o quasi) a favore della squadra campione in carica. Perché sulla sideline può contare su una mente raffinata come quella di Andy Reid, mentre in campo può fare affidamento sull’intelligenza, sulla precisione e sulla mobilità di Patrick Mahomes. L’“Invincibile armada” battente bandiera Patriots, che grazie a Bill Belichick al timone e Tom Brady ai pezzi d’artiglieria, aveva dominato il primo ventennio del secolo, ha ceduto il posto a una corazzata che pare ancor più inaffondabile. L’accoppiata Reid-Mahomes è al quinto Super Bowl in sei stagioni e sembra intenzionata a infrangere tutti i record Nfl.

Tuttavia, la sfida di New Orleans potrebbe essere meno scontata di quanto appaia, per le difficoltà riscontrate in stagione dall’attacco degli Chiefs e per la presenza di un certo Saquon Barkley in maglia Eagles. Proviamo ad analizzare le diverse fasi di gioco.

Quando Kansas City ha la palla

Nonostante la regia di colui che è destinato a diventare ben presto il miglior quarterback dopo Brady, in stagione l’attacco degli Chiefs non ha esaltato. Ha totalizzato soltanto 22,6 punti a partita (15°) e 327,6 yarde di “total offense” (16°), con 222,4 yarde di passaggio (14°) e 105,3 di corsa (22°). I problemi nella linea offensiva, in particolare nel trovare il giusto tackle sinistro, hanno pure limitato il rendimento di Mahomes (3’928 yarde, 26 touchdown e 11 intercetti, per un rating di 67,6, il più basso della carriera). Ha senz’altro contribuito in negativo l’assenza di un ricevitore di livello, anche se il rookie Xavier Worthy nella seconda parte della stagione è cresciuto molto ed è diventato un bersaglio regolare. Senza il supporto di un gioco di corse dirompente, Mahomes dovrà affidarsi soprattutto alla sua intesa con Travis Kelce (appena 2 ricezioni per 19 yarde in semifinale contro Buffalo) e alla sua proverbiale inventiva, stando però attento a non prolungare eccessivamente le azioni, per non esporsi a quello che è uno dei pezzi forti della difesa di Philadelphia: il pass-rush.

Statistiche alla mano, la difesa degli Eagles è la migliore della lega (278,4 yarde concesse) e la seconda quanto a punti incassati (17,8). Ha una spiccata capacità di creare turnover (seconda dietro ai Bills con un differenziale di +21, ben 19 nelle ultime sei partite) e sack (41), in particolare sfruttando l’abilità a tutto campo del linebacker Zack Baun, la capacità di sfondare al centro di Jalen Carter e quella di partire dall’esterno di Nolan Smith (quattro sack e nove pressioni nei playoff). La secondaria difensiva, guidata da Darius Slay, C.J. Gardner-Johnson (6 intercetti) e Reed Blankenship (4 intercetti) ha concesso appena 184,9 yarde di passaggio (seconda solo a Tennessee).

Quando Philadelphia ha la palla

I capisaldi ai quali si àncora il gioco degli Eagles sono due: Saquon Barkley e la linea difensiva. Due anni fa quello che sarà ricordato come uno dei migliori ingaggi di free agent della storia, non c’era e domenica potrebbe fare la differenza. In stagione ha corso 2’005 yarde e ha raggiunto altri otto runner nel ristretto club di coloro che hanno abbattuto il muro delle 2’000 yarde. Nelle tre partite di playoff ne ha aggiunte altre 442, con cinque touchdown (13 in regular season). Il 26enne del Bronx ha la possibilità di correre alle spalle di quella che viene unanimemente considerata la miglior linea offensiva della Nfl, la cui prestazione d’assieme – nel gioco di corsa come nella protezione sui lanci – risulterà fondamentale. Uno dei molti adagi del football recita che le partite si vincono nelle trincee e domenica per Philadelphia il successo passerà proprio dalla prestazione di un reparto che presenta però qualche giocatore acciaccato (Landon Dickerson al ginocchio, Cam Jurgens alla schiena, ma entrambi dovrebbero essere regolarmente in campo). In regular season l’attacco di Sirianni è stato ottavo in total offense (367,2), ma secondo nelle corse (179,3), mentre nei passaggi ha raggiunto soltanto il 29° posto con 187,9 yarde a partita.

D’altra parte, l’esplosione del gioco di corsa ha tolto responsabilità al quarterback Jalen Hurts, al quale in stagione non sono stati chiesti miracoli, bensì la capacità di gestire l’attacco. Palla in aria, il prodotto di Oklahoma non ha raggiunto le 3’000 yarde (2903), con appena 18 touchdown (e 5 intercetti). Ha comunque aggiunto altre 630 yarde di corsa, per aumentare ulteriormente il potenziale palla a terra di una squadra per molti versi “old style”.

Risulta dunque imperativo, per la difesa degli Chiefs, riuscire a fermare Barkley e Hurts. Il coordinatore difensivo Steve Spagnuolo si affiderà a un reparto che in stagione ha più volte retto le sorti della franchigia. Nelle 17 partite di stagione regolare, ha permesso agli Chiefs di vincere con 8 (o meno) punti di vantaggio ben 12 volte e si è comportata benissimo soprattutto sulle corse. Ha limitato Derrick Henry a 46 yarde quando ne ha conquistate mediamente 117,2 contro le altre squadre, ha tenuto Bijan Robinson a 31 (media di 89,1) e ne ha concesse 58 a Chuba Hubbard (media 81,2). Nel complesso, contro gli Chiefs le altre squadre hanno corso con una media di appena 3,8 yarde a portata. Da tenere d’occhio la prestazione di Chris Jones (5 sack dalla posizione di tackle) e del defensive end George Karlaftis (3 sack contro Houston). Nella secondaria spicca il nome del corner Trent McDuffie (16 passaggi difesi in stagione) e del safety Justin Reid, il cui appoggio per contenere Barkley sarà indispensabile.

Al Superdome di New Orleans, inizio della sfida a mezzanotte e mezza ora svizzera. Nella pausa, concerto di Kendrick Lamar, vincitore di 22 Grammy.

Gli ultimi Super Bowl dal 2000

¬Kansas City - San Francisco ot 25-22; Kansas City - Philadelphia 38-35; Los Angeles Rams - Cincinnati 23-20; Tampa Bay - Kansas City 31-9. Kansas City - San Francisco 31-20; New England - Los Angeles Rams 13-3. Philadelphia - New England 41-33; New England - Atlanta ot 34-28; Denver - Carolina 24-10; New England - Seattle 28-24; Seattle - Denver 43-8; Baltimore - San Francisco 34-31. Nwe York Giants - New England 21-17; Green Bay - Pittsburgh 31-25; New Orleans - Indianapolis 31-17; Pittsburgh - Arizona 27-23; New York Giants - New England 17-14; Indianapolis - Chicago 29-17; Pittburgh - Seattle 21-10; New England - Philadelphia 24-21; New England - Carolina 32-29; Tampa Bay - Oakland 48-21; New England - St. Louis 20-17; Baltimore - New York Giants 34-7; St. Louis - Tennessee 23-16.

Presenze al Super Bowl

11¬ New England (6 vittorie - 5 sconfitte)

8¬ Pittsburgh (6-2)

8¬ Dallas (5-3)

8¬ San Francisco (5-3)

8¬ Denver (3-5)

6¬ Kansas City (4-2)

5¬ Green Bay (4-1)

5¬ New York Giants (4-1)

5¬ Washington Commanders/Redskins (3-2)

Las Vegas (3-2)

5¬ Miami (2-3)

Los Angeles Rams (2-3)

4¬ Philadelphia (1-3)

Quarterback con più vittorie

7¬ Tom Brady (2002, 04, 05, 15, 17, 19 New England, 2021 Tampa Bay)

4¬ Joe Montana (1982, 85, 89, 90 San Francisco)

Terry Bradshaw (1975, 76, 79, 80 Pittsburgh)

3 ¬Troy Aikman (1993, 94, 96 Dallas)

3 ¬Steve Young (1989, 90, 95 San Francisco. Da titolare solo l’ultimo)

3¬ Earl Morrall (1971 Baltimore, 1972,73 Miami. Mai titolare, nel primo ha sostituito l’infortunato Johnny Unitas, negli altri due non ha lanciato un solo passaggio)

Patrick Mahomes (2020, 23, 24 Kansas City)

Curiosità

4¬ È la quarta volta che due quarterback si ritrovano uno di fronte all’altro nella rivincita di un Super Bowl. Mahomes e Hurts raggiungono in questa speciale classifica Eli Manning -Tom Brady (NY Giants - New England), Troy Aikman - Jim Kelly (Dallas - Buffalo) e Terry Bradshaw - Roger Staubach (Pittsburgh - Dallas). Nelle tre occasioni precedenti, i quarterback vincitori della prima sfida (Manning, Aikman e Bradshaw) si sono imposti anche nella rivincita.

7 ¬È il prezzo in milioni di dollari per un passaggio pubblicitario di trenta secondi durante il Super Bowl. La Fox, che trasmetterà la partita, ha annunciato di aver venduto diversi spazi a 8 milioni per 30”.

1,47¬ In miliardi (!) è il numero delle alette di pollo che si stima verranno sgranocchiate durante il Super Bowl. Se si disponessero a terra una dopo l’altra, coprirebbero la distanza l’Arrowhead Stadium di Kansas City e il Lincoln Financial Field di Philadelphia addirittura 62 volte. Negli Stati Uniti la finale 2023 è stata seguita da 123,7 milioni di persone: ciò significa che ogni spettatore ha divorato in media quasi 12 alette di pollo.

1,23 ¬Sempre in miliardi, sono i litri di birra che serviranno per mandar giù le alette, ma anche gli 8,8 milioni di chilogrammi di chips (patatine e tortilla).