Il superG aprirà il lungo weekend sulle nevi di Kitzbühel. Dove il nidvaldese cerca di colmare una delle poche lacune nella sua bacheca personale
Nella sua bacheca personale ci sono già parecchi trofei. Ma Kitzbühel, per Marco Odermatt, rappresenta una sorta di anomalia in un curriculum costellato di vittorie. Sulla mitica Streif, il nidvaldese sinora ha collezionato tre secondi posti, ma nessuna vittoria. Una lacuna che Odermatt proverà a colmare già con il superG che terrà a battesimo la tre-giorni di Kitzbühel. Re di Wengen, il nidvaldese cercherà di aggiungere il nome della Streif a quello delle sue conquiste.
E se la discesa di sabato rappresenta indubbiamente l’apice del weekend, l’attuale leader della Coppa del mondo non disdegnerebbe nemmeno il successo nel superG. Ma in questa disciplina, dove il suo istinto fa meraviglie, sinora in stagione Odermatt sta incontrando più problemi del solito, con un quinto posto a Bormio e un settimo a Wengen.
Secondo nel 2021 in occasione dell’ultimo superG disputato a Kitzbühel, l’elvetico quest’anno si presenta però al cancelletto di partenza con quotazioni al rialzo, considerando che Cyprien Sarrazin ha ormai chiuso anticipatamente la sua stagione dopo la rovinosa caduta a Bormio. In dubbio c’è anche Vincent Kriechmayer, impostosi in discesa nel 2023 e nel superG due anni prima, caduto sabato a Wengen infortunandosi al ginocchio. Proverà almeno la ricognizione e poi deciderà se presentarsi al via della gara.
Odermatt avrà ad ogni buon conto della concorrenza che si annuncia agguerrita, a cominciare dai suoi compagni di squadra Justin Murisier e Alexis Monney, che si sono già dimostrati assai a loro agio su questa pista. Allargando la cerchia dei concorrenti più insidiosi sono poi da citare i canadesi Crawford e Alexander, così come l’austriaco Babinsky.