ATLETICA

Stati Uniti in difficoltà, dopo Coleman sospesa anche McNeal

A sette mesi dai Giochi di Tokyo la campionessa olimpica 2016 dei 100 ostacoli è stata fermata per ‘ostruzione al processo antidoping’.

14 gennaio 2021
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La statunitense Brianna McNeal, campionessa olimpica dei 100 ostacoli a Rio 2016, è stata provvisoriamente sospesa.  Il motivo risiede in un “intralcio al processo antidoping”, ha affermato l'Unità per l'integrità dell'atletica (Aiu). L'Aiu accusa la 29.enne sprinter di “ostruzione nel processo di gestione dei risultati, una violazione delle regole antidoping della federazione internazionale d'atletica”, senza per altro fornire ulteriori precisazioni in merito.

A sette mesi dai Giochi olimpici di Tokyo, la decisione rappresenta un duro colpo per l'atletica statunitense, dopo che uno delle sue grandi star, lo sprinter Christian Coleman, è stato sospeso per due anni a seguito di tre infrazioni all'obbligo di localizzazione richiesto dal regolamento antidoping. Il campione del mondo dei 100 metri ha inoltrato ricorso davanti al Tribunale arbitrale dello sport (Tas).

Incoronata a Rio e medaglia d'oro ai Mondiali 2013 a Mosca, McNeal era già incorsa in una sospensione di un anno tra il 2017 e il 2018 per lo stesso motivo che ha condotto alla sanzione contro Coleman. Di conseguenza, era stata costretta a saltare i Mondiali 2017 a Londra. Tornata alle competizioni nel 2018, era stata squalificata per partenza falsa nelle batterie ai Mondiali 2019 a Doha.

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