CICLISMO

Roglic regola tutti gli aspiranti alla maglia gialla

Tour de France, primo arrivo in salita e dimostrazione di forza dello sloveno. Marc Hirschi perde la maglia bianca

1 settembre 2020
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Il primo arrivo in salita del Tour de France, posto già alla quarta tappa, non ha scombussolato la classifica generale. Sul traguardo di Orcières-Merlette (dove nel 1971 lo spagnolo Luis Ocaña aveva scritto una delle pagine più gloriose della Grande Boucle) si è presentato un gruppetto di una quindicina di corridori, regolato con grande autorità dallo sloveno Primoz Roglic. Il capofila della Jumbo ha dimostrato tutta la sua eccellente condizione fisica che ne fa uno dei grandi favoriti per la vittoria finale a Parigi. Ha messo a buon frutto il lavoro preparatorio dei suoi compagni (in particolare Wout van Aert e Sepp Kuss), su un’ascesa piuttosto filante e che ha dato vita a una battaglia meno accesa di quanto pronosticato. In effetti, lungo una salita di 7,1 km al 6,7% di pendenza, gli attacchi sono stati soltanto due: quelli di Pierre Rolland a 5 km dal traguardo e Guillaume Martin all’interno degli ultimi 1000 metri. Ma la velocità espressa dapprima dai compagni della maglia gialla Julian Alaphilippe (ha mantenuto senza problemi l’insegna del primato), poi da quelli di Roglic, era troppo elevata per pensare di poter fare la differenza. Tutti i migliori hanno chiuso con il gruppetto di testa, sfilacciatosi soltanto negli ultimi 1500 metri. Ai piedi del podio ha chiuso Quintana, davanti ad Alaphilippe, Miguel Angel Lopez e Egan Bernal.

Marc Hirschi, brillante nella frazione di domenica, si è ripetuto soltanto in parte. Ha tenuto le ruote dei migliori fino all’ultimo chilometro, prima di cedere e di perdere 38” sul vincitore. Alla fine, lo sloveno Pogacar (quarto della generale a 11” da Alaphilippe) gli ha pure sfilato dalle spalle la maglia bianca di miglior giovane. Adesso il bernese si trova in 23ª posizione a 45" dalla maglia gialla. Sebastien Reichenbach è stato il migliore degli elvetici: ha chiuso al 25º rango a 28” da Roglic, dopo aver lavorato a lungo a favore del suo capitano Thibaut Pinot, 8º di tappa con lo stesso tempo del vincitore.

Come ogni giorno, anche la quarta frazione è stata caratterizzata da una fuga a lunga gittata. Formatasi subito dopo il via da Sisteron, ha coinvolto sei corridori (Neilands, Politt, Vuillermoz, Burgaudeau, Benoot e Pacher), i quali hanno raggiunto un vantaggio che non ha mai superato i 3', a causa del lavoro di controllo operato dalla Deceunink, la squadra di Alaphilippe. Il trenino dei fuggitivi ha via via perso per strada i suoi vagoni: l'ultimo a mollare è stato il lettone Krits Neilands, raggiunto sulla salita finale, a 7 km dall'arrivo.

La quinta frazione torna in pianura e porterà la carovana da Gap a Privas (183 km), su un terreno adatto ai velocisti.

Risultati

Quarta tappa, Sisteron - Orcières-Merlette (160,5 km): 1. Primoz Roglic (Slo) 4h07'47. 2. Tadej Pogacar (Slo). 3. Guillaume Martin (F). 4. Nairo Quintana (Col). 5. Julian Alaphilippe (F). 6. Miguel Angel Lopez (Col). 7. Egan Bernal (Col). 8. Thibaut Pinot (F). 9. Mikel Landa (Spa). 10. Adam Yates (Gb). 11. Tom Dumoulin (Ol). 12. Esteban Chaves (Col) t.s.t. Seguono: 24. Richard Carapaz (Ecu) a 28". 25. Sébastien Reichenbach (S) s.t. 28. Marc Hirschi (S) a 38". 70. Stefan Küng (S) a 6'06". 71. Michael Schär (S) s.t. 

Classifica generale: 1. Alaphilippe (Deceuninck)18h07'04. 2. Yates a 4". 3. Roglic a 7". 4. Pogacar a 11". 5. G. Martin a 13". 6. Bernal a 17". 7. Dumoulin. 8. Chaves. 9. Nairo Quintana. 10. Lopez. Seguono: 14. Pinot t.s.t. 21. Carapaz a 45". 23. Hirschi s.t. 44. Reichenbach a 5'40". 80. Küng a 24'06". 81. Schär s.t.

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