CICLISMO

Sulle strade di Giro, Tour e Vuelta

Yes I Can: per la ticinese Valentina Tanzi un messaggio da veicolare lungo i 10’295 km delle tre grandi corse a tappe

8 febbraio 2020
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“Yes I Can”. Come atleta, ma soprattutto come donna. Perché i limiti abitano soltanto nella nostra testa. È questo, in estrema sintesi, il messaggio che Valentina Tanzi intende veicolare con la nuova impresa messa in cantiere da un’ultracycler che di sfide folli ne ha collezionate più di una... «È un progetto, il mio, che si sviluppa sull’arco di nove settimane, tra inizio maggio e inizio settembre. Si tratta di percorrere le tre grandi corse a tappe: Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta a España. Quando mi è venuta l’idea non lo so dire con precisione, forse sul finire della scorsa estate. Con questa avventura voglio mettere il dito nella piaga di un certo maschilismo ancora presente nel mondo sportivo, in quello ciclistico in particolare. Le donne professioniste, ad esempio, non hanno a disposizione corse a tappe di tre settimane: il Giro si limita a 10 giorni, mentre per Tour de France e Vuelta il tutto si risolve addirittura in una sola giornata a testa. Questa è l’occasione per dimostrare che anche le donne potrebbero disputare una competizione di tre settimane».
“Yes I Can”, un messaggio per il genere femminile... «Purtroppo spesso sono le stesse donne a non credere nelle loro capacità. Io ho iniziato a pedalare soltanto nel 2015 e se mi avessero detto che nel 2019 avrei pedalato per 1’600 km nei deserti statunitensi mi sarei fatta una bella risata. Questo sport, per contro, mi ha insegnato che davvero i limiti sono soltanto nella nostra mente. Un concetto legato non esclusivamente al mondo dello sport, ma da applicare a tutti gli ambiti della vita: noi esseri umani siamo in grado di fare molto più di quanto pensiamo, l’importante è avere la voglia e il coraggio di mettersi in gioco».
Valentina Tanzi affronterà un viaggio di 10’295 km, con un dislivello totale che supera i 12’000 metri. A parte il prologo del Giro d’Italia, previsto in Ungheria e affrontato due giorni prima dei professionisti (per motivi organizzativi legati al volo di rientro in Italia), la ticinese pedalerà sempre il giorno precedente rispetto al plotone... «Non mi sono prefissa obiettivi cronometrici da raggiungere. Pedalo sempre per dare il massimo, ma non so quanto impiegherò a coprire le varie tappe. D’altro canto, lo scopo non è di terminare il più in fretta possibile, ma di arrivare in fondo a una sfida un po’ folle, proprio di quelle che piacciono a me».
‘Un piccolo giro d’Europa’
Giro, Tour e Vuelta, tre competizioni farcite di salite, ma che Valentina Tanzi non teme... «A vederli così i tre percorsi mettono i brividi, questo è vero. Ma arrivo dall’ultracycling e nella Haute Route Dolomites Swiss Alps ho superato 16 colli in 42 ore, il tutto senza chiudere occhio. Ho tanta voglia di pedalare, anche perché vi sono molti luoghi nei quali non sono mai stata, come ad esempio l’Ungheria, l’Etna, l’Angliru in Spagna e quasi tutti i passi della Francia. Grazie alla bicicletta ho viaggiato parecchio, ho fatto le Fiandre, Creta, la Germania e la Svizzera, sono andata due volte negli Stati Uniti e ho scalato il Pikes Peak, nei pressi di Colorado Springs, che culmina a 4’302 metri, ma ho sempre bisogno di cambiare aria. E con questa impresa ci riuscirò, visto che avrò la possibilità di pedalare in sei nazioni: Ungheria, Italia, Francia, Paesi Bassi, Spagna e Portogallo. In pratica, mi faccio il giro di mezza Europa...».

'Benvenuto chi vorrà pedalare con me'

Ad accompagnare la Dama Celeste (Valentina Tanzi) lungo le strade delle tre principali corse a tappe del calendario Uci, soltanto la mamma... «Stavolta ho deciso di rinunciare al team e di fare le cose in... famiglia».
Lei e mamma, ma soltanto in teoria. Perché al suo fianco potrà pedalare chiunque abbia voglia di darle supporto e di condividere il messaggio da lei veicolato. Come? Semplice: «Ho creato un canale e un gruppo Telegram con il quale cercherò di gestire tutto, nonostante l’impegno richiesto dalle tappe. Rimando a questo servizio di messaggistica tutti coloro i quali avranno voglia di accompagnarmi in una o più tappe. Ancora non ho pianificato i dettagli, ma probabilmente pubblicherò qualche giorno prima del via la lista delle frazioni, con orario (di norma tra le 8 e le 9, a dipendenza di chilometraggio e condizioni meteo) e luogo di partenza. Per chi lo desidererà sarà possibile iscriversi su Telegram e presentarsi al via».
Vien da pensare che potrebbero essere parecchi gli appassionati delle due ruote a voler disputare questa o quella tappa di un grande giro, in particolar modo quelle farcite di salite mitiche o con strade particolarmente attrattive dal profilio paesaggistico... «Non mi sono imposta un numero massimo di partecipanti, l’importante è che siano tutti muniti di casco e che sia a tutti chiara la necessità di dover essere indipendenti in quanto a trasporti e assicurazioni. Per quel che mi riguarda, sarò molto severa sul rispetto del codice della strada. Non ho contattato gli organizzatori delle corse, anche perché pedalando il giorno prima non sono tenuta a farlo. Valuterò nelle prossime settimane se farmi avanti oppure no».

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