Culture

Studio italiano sulla cacio e pepe premiato con l'IgNobel per la fisica

Alla parodia dei Nobel, riconoscimenti anche allo studio sui pipistrelli sbronzi e a quello sulle pizze preferite dalle lucertole arcobaleno del Togo

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19 settembre 2025
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La ricetta ‘a prova di scienza’ per cacio e pepe senza grumi è finita tra i vincitori degli IgNobel 2025, i premi parodia dei Nobel che vengono assegnati ogni anno a studi scientifici stravaganti “che prima fanno ridere e poi fanno pensare”. Lo studio italiano sulla pasta, che ha vinto il premio IgNobel per la fisica, era stato pubblicato qualche mese fa su una serissima rivista scientifica internazionale, Physics of Fluids, con la firma di otto ricercatori: Davide Revignas e Daniel Maria Busiello dell'Università di Padova, Giacomo Bartolucci dell'Università di Barcellona, Fabrizio Olmeda dell'Istituto di Scienza e Tecnologia dell'Austria, Matteo Ciarchi, Ivan Di Terlizzi, Vincenzo Maria Schimmenti e Alberto Corticelli dell'Istituto Max Planck di Dresda. Spinti dalla voglia di affinare le proprie conoscenze di fisica dei fluidi con “l'obiettivo pratico di evitare lo spreco di buon pecorino”, sono volati quasi tutti negli Stati Uniti per ricevere il riconoscimento durante la cerimonia di premiazione organizzata alla Boston University dalla rivista scientifica umoristica Annals of Improbable Research.

La serata, che aveva come tema portante la digestione, ha visto la partecipazione di veri premi Nobel che hanno consegnato i premi sotto la tradizionale pioggia di aeroplanini di carta lanciati dal pubblico. Tra i vincitori di questa 35esima edizione ci sono anche altri ricercatori italiani che hanno contribuito a due studi internazionali: uno su come l'alcol condiziona le capacità di volo dei pipistrelli (premiato con l'IgNobel nella categoria ‘aviazione’) e uno sulle pizze preferite dalle lucertole arcobaleno del Togo (premio ‘nutrizione’). L'IgNobel per la letteratura è andato al medico statunitense William B. Bean (ormai defunto) che ha monitorato per 35 anni la crescita dell'unghia del suo pollice. Il premio per la psicologia è stato assegnato a ricercatori di Australia, Polonia e Canada, per aver dimostrato come cambia il livello di narcisismo di una persona quando le viene detto che è intelligente.

L'IgNobel per la pediatria è stato vinto dallo studio statunitense che ha valutato come i neonati allattati al seno reagiscono al consumo materno di aglio. Per la biologia ha vinto un gruppo di ricerca giapponese che ha dipinto le mucche a strisce come le zebre per vedere se venissero risparmiate dalle punture degli insetti. Il premio per la chimica è stato conquistato da ricercatori statunitensi e israeliani che hanno cercato di capire se mangiare teflon (il materiale plastico con cui sono rivestite le pentole antiaderenti) aumenta il senso di sazietà senza ingrassare. L'IgNobel per la pace è andato a un gruppo di Germania, Regno Unito e Paesi Bassi per aver dimostrato che bere alcol può talvolta favorire la capacità di parlare lingue straniere. Infine, il premio per la progettazione ingegneristica è stato assegnato a un team indiano che ha valutato come le scarpe maleodoranti influenzano l'uso della scarpiera.