Commento

Ebrei non portate 'sempre e ovunque' la kippah

Quale sarà la prossima richiesta? Guai a rintanarsi così nel proprio guscio!

28 maggio 2019
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Fra i tanti compiti delegati allo Stato c’è anche quello di assicurare (scusate il bisticcio di parole) la sicurezza dei propri cittadini. La sorveglianza, effettuata dalla polizia, e la giustizia, amministrata dalla magistratura inquirente e giudicante, sono possibili perché a un certo punto grazie all’avvento dello Stato di diritto, i cittadini hanno deciso di smettere di farsi giustizia da sé, delegando tale responsabilità allo Stato. Stato che l’amministra esercitando un potere che deve basarsi su un metro – le leggi – che devono essere uguali per tutti. Se lo Stato rinuncia in parte a questo esercizio c’è il rischio di ricadere nuovamente nella giustizia fai da te, ossia nella legge del più forte e quindi nel puro arbitrio.

Perché ne parliamo? Perché questo rischio potrebbe manifestarsi in Germania dopo che abbiamo letto l’appello (veramente scandaloso) che il delegato all’antisemitismo del governo federale tedesco ha rivolto agli ebrei, rendendoli attenti a non portare la kippah ‘sempre e ovunque’ in Germania per pericolo di aggressioni antisemite. Una resa di fronte a possibili ingiustizie. È come se lo Stato invitasse le giovani donne a non portare (in certi luoghi) la minigonna perché non è in grado di calmare i bollenti spiriti di qualche frustrato. Ma stiamo scherzando? Le donne hanno tutti i diritti di andarsene in giro vestite come vogliono senza dover temere che qualcuno le molesti. Allo stesso modo gli ebrei praticanti hanno tutti i diritti di portare anche in pubblico il loro copricapo. Piuttosto, è preoccupante che, chi non rispetta le regole della convivenza civile, non venga fermato per tempo.
Lo Stato, prendendo atto di simili derive, deve semmai individuare chi non rispetta la legge e chi si nutre di perverse ideologie e presentare il dovuto conto, piuttosto che dire alle potenziali vittime di rintanarsi nel loro guscio e di rintanarsi pure lui.

Quale sarà il prossimo passo? Simili rinunce sono devastanti su più fronti: quello delle potenziali vittime, che si sentiranno ancor più minacciate; quello dei potenziali aggressori, che si sentiranno ancor più ‘liberi’ di realizzare i loro propositi; e quello di chi non tarderà a farsi giustizia da sé, non sentendosi più sufficientemente tutelato dallo Stato. Mala tempora currunt.

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