Commento

La ‘confidenza’ di Carla Speziali

2 gennaio 2015
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Una “confidenza” espressa quasi a fior di labbra, a conclusione del discorso d’inizio anno: in una Piazza Grande gremita per il tradizionale brindisi, Carla Speziali ha annunciato che non si ricandiderà alle elezioni comunali del 2016. Amari calici per il “botto” di Capodanno del sindaco di Locarno, ma anche lieti per chi in questa prima parte di legislatura ha fortemente contribuito a farle maturare la decisione di lasciare. Un annuncio a sorpresa, per il momento e il luogo scelti, ma non troppo comunque per chi abbia seguito le vicende locarnesi durante l’anno appena trascorso. Speziali – in carica dal 2004 dopo un primo quadriennio quale municipale – da agosto è stata infatti assente dalle sedute per diverse settimane a causa di problemi di salute. E la salute certamente le ha dato “un chiaro segnale” – come ha affermato – in merito al proseguimento della sua permanenza a Palazzo Marcacci. Ma altri “input” devono esserle giunti a livello politico e di rapporti con i colleghi, se ieri ha ricordato le “scintille” che hanno caratterizzato la conduzione cittadina in questo quadriennio. “Troppo spesso – ha considerato – l’ego individuale è andato a discapito del bene comune e troppe volte sono stata lasciata sola a combattere la battaglia. La politica è una lotta di potere e a me le lotte di potere non sono mai piaciute, per questo negli ultimi giorni ho maturato la decisione di non ricandidarmi in occasione delle prossime elezioni comunali”.
Un periodo impegnativo e gravoso, quello dell’attuale mandato, iniziato con i difficili equilibri interni scaturiti dalle Comunali nel 2012, quando il Municipio locarnese fu largamente rinnovato, con l’elezione di Silvano Bergonzoli della Lega (storico avversario di Speziali), di Ronnie Moretti (Ps) e Giuseppe Cotti (Ppd) – già alquanto critici quali consiglieri comunali – e di Davide Giovannacci, giovane Plr che in alcuni casi ha poi fatto pendere la bilancia dalla parte opposta a quella del sindaco, prima di essere richiamato a “fare squadra” dai vertici del Partitone. Dapprima si sono manifestate le difficoltà nel portare avanti, fra raccolte di firme e contestazioni varie, il progetto del Palacinema. E poi, nel novembre del 2013, ecco lo scoppio del caso “Appaltopoli”, con la clamorosa incursione del procuratore generale John Noseda per la verifica di quanto stava succedendo a Locarno nei mandati pubblici. Una verifica che non aveva evidenziato aspetti penali ma comunque irregolarità amministrative segnalate alla Sezione enti locali.
Polemiche su polemiche, che non hanno tuttavia impedito alla compagine municipale di procedere all’insegna della stabilità finanziaria (da otto anni Locarno, unico centro in Ticino, chiude i conti in attivo) e della realizzazione di alcune importanti opere, con in prima linea la Casa del cinema, i cui lavori avranno inizio dopo queste festività. Un’opera – va riconosciuto – per la quale Speziali si è molto prodigata, dopo il rilancio del progetto, grazie ai 10 milioni messi a disposizione dalla fondazione Stella Chiara, che ha fatto seguito al conflittuale affossamento dell’aggregazione di Sponda sinistra. Con la sofferta decisione di non ricandidarsi, sarà quindi il suo successore a portare a compimento la Casa del Pardo e lo sviluppo del polo dell’audiovisivo, foriero di grandi promesse per il Locarnese. Già, chi sarà il suo successore? Negli scorsi mesi, c’è chi ha indicato fra i “papabili” Davide Giovannacci, il quale non ha escluso di ambire alla poltrona. Ma dapprima bisognerà vedere se Speziali concluderà l’attuale legislatura – sarebbe auspicabile per la continuità dei progetti avviati – oppure lascerà in anticipo.