In vista del voto

L’importanza del ballottaggio per gli Stati

Dopo tanta attesa il Ticino è riuscito due anni fa ad avere nuovamente un proprio rappresentante in Consiglio Federale. L’esito delle recenti elezioni federali rischia di rimetterlo in discussione. Ancora non è noto quali conseguenze per la composizione del governo avranno i nuovi rapporti di forza tra i partiti. I ballottaggi ancora aperti in alcuni cantoni per la designazione dei deputati al Consiglio degli Stati daranno l’assetto definitivo a questi rapporti di forza. La situazione è ormai tale che, per determinare il rango d’importanza tra partiti e quindi il numero dei loro rappresentanti in governo, basta un seggio in più o in meno nel parlamento. Col prossimo ballottaggio in Ticino non si tratta quindi solo di scegliere due tra i quattro candidati ancora in lizza. Con la congiunzione delle liste per il Consiglio Nazionale, il Plr ha permesso al Ppd di salvare il secondo seggio. Ci si aspetta che gli elettori dei due partiti supportino ora congiuntamente le candidature di Lombardi e Merlini. Nient’altro che quanto fanno in questa elezione e che in molte precedenti hanno fatto Ps e Verdi da una parte, Lega e Udc dall’altra. La perdita di uno o di entrambi i seggi occupati da Plr e Ppd – vista anche l’apertura fatta da voci autorevoli dell’Udc per favorire l’entrata di nuovi partiti pur di dimezzare la presenza dei maggiori antagonisti – avrebbe come prima conseguenza la messa in pericolo della presenza ticinese in Consiglio Federale, con ben scarse probabilità di recuperarla: quando mai un partito con un solo Consigliere Federale sceglierà di farsi rappresentare da una o da un Ticinese?

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