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Si nasce e si muore soli

Se avete a carico persone anziane o siete anziani, magari con una salute fragile, allora organizzatevi da subito perché, senza voler fare troppe polemiche, rischiate di trovare porte chiuse, proprio nel momento in cui ne avete più bisogno. Vi racconto la storia di una coppia di cari amici iniziata a metà luglio 2024. Lei 93 anni, lui 92, privi di automobile e da mezzo secolo residenti a Sementina. Lui cade e si rompe il femore. Intervento dall’esito perfetto e poi tre settimane a Faido. Tutto nella norma, solo che non cammina e non può tornare a casa, ma lì non ci può più stare perché il tempo è scaduto. Si richiede quindi un posto vicino a casa, che non c’è. Lo si trasferisce a Biasca, è fuori mano, lontano, impossibile da raggiungere per una 93enne, ma amen, è temporaneo. Il tempo passa, si riprova a trasferirlo alla Clinica di Sementina, ma la mancanza di posti, le regole e la burocrazia non lo permettono. Deve prima tornare a casa uno o due giorni, poi forse gli si può trovare una sistemazione lì a Sementina, vicino a sua moglie. Ma a casa come fa se abitano al secondo piano e non c’è l’ascensore? Il tempo passa, lui si sente solo e si deprime. Lei riesce ad andare a Biasca 3 volte a settimana, solo grazie a degli amici che l’accompagnano da lui. Ritentiamo. Ci consigliano di fare richiesta alla Casa anziani di Sementina. Sono passati già due mesi (altro che sistemazione temporanea) e lui è caduto di nuovo, quindi procediamo subito, così possono vedersi, confortarsi, stare insieme come sempre. Siamo fiduciosi e, invece: “Non c’è posto”. Passa il Natale e non c’è posto, passa il Capodanno e non c’è posto. Un’odissea di oltre sei mesi per arrivare al 25 gennaio. Quel giorno, lui se ne va. In solitudine. A Biasca. Grazie Regole! Grazie Burocrazia! Grazie DSS per ricordarci che si nasce e si muore soli!