laR+ Lettere dei lettori

Locarno come il Bürgenstock

Con il centenario all’orizzonte il prossimo anno, Locarno si prepara a rivivere quei momenti di speranza, e a rinnovare l’eredità del patto, promuovendo una riflessione su come possiamo continuare a costruire un futuro migliore. Lo stesso che attualmente si tenta di fare al Bürgenstock. Nel 2025, il Patto di Locarno compirà cento anni. Questa ricorrenza offrirà un’opportunità unica per riflettere sul contesto storico in cui l’accordo fu firmato, ma anche su quanto sia cambiato il panorama politico internazionale da allora. Il Patto fu firmato il 1º dicembre del 1925 da Germania, Francia, Belgio, Italia e Gran Bretagna. Noto come Trattato del Reno, in primis garantiva i confini occidentali già stabiliti dal trattato di Versailles. Inoltre, le parti si impegnavano a risolvere pacificamente eventuali dispute. Tutti sappiamo dalla Storia come le cose andarono con l’ascesa del nazionalsocialismo in Germania. Nei prossimi mesi al Burgenstock vi sarà un tentativo di mediazione per l’attuale crisi dei Paesi belligeranti tra Russia e Ucraina, con lo scopo, non da ultimo, di raggiungere la pace e questo malgrado l’assenza dell’attore principale, la Russia. Nel contesto attuale, oltre la guerra menzionata, segnato da nuove sfide globali e regionali, il centenario del Patto di Locarno potrebbe servire come occasione per rinnovare l’impegno verso ideali di pace e cooperazione internazionale. Ricordare e celebrare questo accordo storico potrebbe ispirare le generazioni presenti e future a lavorare insieme per un mondo più stabile e pacifico.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔