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Sostenere Taiwan

Da una parte Taiwan, cioè una democrazia che l’Economist piazza al decimo posto al mondo e al primo in Asia (Democracy Index 2022); dall’altra la Cina, cioè una superpotenza che è un regime totalitario, ossia un sistema sociale in cui il potere politico pervade ogni ambito della società, in modo appunto totale. Da una parte Taiwan, i cui 24 milioni di abitanti vogliono solamente vivere in pace nella loro società aperta, libera e accogliente; dall’altra la Cina, il cui governo ogni singolo giorno si comporta da bullo con una retorica imperialista da Ottocento e con minacce di guerra e invasioni. Ecco perché sono rimasto abbastanza deluso che dei 34 membri del gruppo parlamentare di amicizia Svizzera-Taiwan solo cinque abbiano preso parte al viaggio nell’isola democratica: due Ps, due Verdi e un Udc. Nessun Plr. Da liberale non posso che dire: che delusione. Da liberale devo applaudire il socialista Fabian Molina che a Taipei ha detto che Taiwan è un partner importante per la Svizzera, che è importante che le democrazie si sostengano a vicenda e che Taiwan deve essere meglio integrata nelle organizzazioni internazionali. Un discorso che guarda semplicemente in faccia la pura realtà: Taiwan è una delle democrazie più avanzate e il fatto che non possa far parte di organizzazioni internazionali a causa del vicino bullo che frigna agitando i pugni è uno scandalo enorme.

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