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Le vacanze sono finite. Docenti svegliatevi

Dove sono i docenti? Le Associazioni magistrali superstiti appaiono burocratizzate, i mitici Coordinamenti dei vari settori scolastici spariti. Tutto tace; sempre. Nello scorso anno scolastico è riemersa la questione dei livelli di Scuola Media. Ogni docente dovrebbe essere cosciente che questo aspetto è determinante per il futuro di ogni singolo allievo.

Come è possibile che i docenti lascino condurre il gioco a politici – con rare eccezioni – ignoranti di visioni pedagogiche e didattiche, dei processi di apprendimento, della diversificata maturazione affettiva e intellettiva di ogni singolo? Cosa aspettano i docenti? La solita formale Consultazione? Una questione di tale importanza non deve esser lasciata ai segretari di partito o ai soliti sindacalisti che come li vedi sai già le banalità che diranno. In tutti gli ordini di scuola da qui a dicembre si pretendano, per riflettere e dibattere, un paio di pomeriggi, gli esiti dei quali non siano tanto numerici, quanto qualitativi, affinché ogni opinione abbia la giusta risonanza: le visioni di pochi possono essere quelle più interessanti.

Per finire urge una riflessione sulle motivazioni di questo perenne immobilismo del corpo docenti. Il docente è un ubbidiente burocrate che a cospetto di quanto – più o meno sensato, più o meno contraddittorio – viene calato dall’alto, ingoia e prosegue nel suo lavoro né più né meno di un qualsiasi funzionario, oppure, per essere motivato, convinto, entusiasta ed entusiasmante verso gli allievi, deve doverosamente avere uno sguardo critico su quello che svolge ogni giorno? Se è vero che uno dei compiti della scuola è promuovere lo spirito critico degli allievi, non sarebbe meglio cominciare a promuovere quello dei docenti?

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