La Valle di Blenio sta attraversando un periodo di ripresa, che va però supportato da un ulteriore ripensamento. Il suo territorio offre tantissimo per quanto attiene alle bellezze naturali; un po’ meno per le attività a carattere turistico e di animazione. Se guardiamo la struttura socioeconomica della Valle, ci accorgiamo di quanto il potenziale turistico sia ancora mancante: i servizi di alloggio e ristorazione assorbono soltanto l’8% dell’occupazione (dato del Masterplan 2023). Attualmente le istanze che vi operano sono: le “Organizzazioni turistiche regionali”, che si occupano dell’informazione al turista e provvedono a elaborare progetti di sviluppo della regione; l’“Agenzia dell’Ente Regionale per lo Sviluppo del Bellinzonese e Valli”, che opera nell’intento di promuovere gli obiettivi di sviluppo in linea con gli intendimenti legislativi; e l’“Antenna Valle di Blenio” che mira a coordinare le progettualità delineate nel Masterplan (escursionismo, “mountain bike”, arrampicata, sci ecc.).
Leggendo le rispettive documentazioni, troviamo molte suggestioni e diversi progetti interessanti che possono essere implementati dalle autorità locali. Spiace solo che la nuova legge del turismo del 2014 abbia tolto un po’ di linfa agli uffici turistici decentrati, a cui sono riservate essenzialmente funzioni di informazione e di documentazione.
A suo tempo c’era la “Pro Blenio” che operava efficacemente nell’organizzazione di attività di animazione, di sensibilizzazione e culturali. Più tardi, in Valle, è sorta “Blenio bellissima” che ha organizzato manifestazioni di grande richiamo (“Profumi e sapori” negli anni 2000, 2003, 2005; e, recentemente, la manifestazione inerente al cuoco del 1400 Martino de Rubeis di Grumo). Riferendomi all’Alta Valle di Blenio, che conosco meglio, riscontro dei segnali di ripresa grazie soprattutto all’impulso dato dal Municipio di Blenio: il nuovo Polo di Olivone, affidato al Touring Club; la nuova Società della Campra Sa, che intende rilanciare l’attività in accordo con lo Sci club Simano; la gestione dinamica del Soprasosto, con attività di richiamo e una stazione sciistica particolarmente adatta per le famiglie; il progetto di prossima realizzazione dell’Osservatorio astronomico di Gorda; il progetto di ristrutturazione e di attività dello stabile ex Cima Norma; i musei di Lottigna e Olivone. Inoltre c’è l’intero Lucomagno, una regione splendida ampiamente soleggiata, da sfruttare sia per l’estate sia per l’inverno. Queste nuove opportunità rientrano nella promozione degli enti suindicati; ma ciò non basta ancora: bisogna fare in modo che si concretizzino anche delle attività ricorrenti di animazione nel territorio. Il Comune di Blenio non può lasciarsi sfuggire questa occasione per coronare degnamente gli sforzi fin qui fatti. Per assicurarsi il necessario apporto di idee e di iniziative, e soprattutto per effettuare una vera e propria animazione locale dell’Alta Valle di Blenio, è necessario dotarsi di una persona competente e dinamica che conosca bene la realtà locale e disponga dei mezzi necessari messi a disposizione dal Comune. Valga l’esempio decennale virtuoso di Faido e di altre regioni periferiche. Nel 2019 ci fu già, a tale proposito, un’interpellanza ottimamente documentata del consigliere comunale Christian Broggi, al fine di “favorire e promuovere le infrastrutture sportive, turistiche, culturali, architettoniche ed economiche presenti sul territorio e ampliare l’offerta di attività, di prodotti turistici di qualità, nonché di favorire l’insediamento di nuove”. Non se ne fece nulla, giudicando i tempi non maturi per una simile iniziativa.
Io credo che ora i tempi siano maturi, affinché le varie istanze presenti nel territorio possano fregiarsi di una fattiva visibilità su tutto il territorio ticinese e non solo. La ristorazione, nonché l’alloggio potranno così riprendere fiato, se di qualità.