laR+ I dibattiti

Storia o storie?

Quando in un dibattito si è a corto di argomenti, sovente lo stile cade e iniziano le accuse. È il caso di Jack-Roy Diwan, membro dell’associazione Svizzera-Israele, che – riferendosi a quanto da me scritto nel contributo “Amnesie molto parziali” apparso su ‘naufraghi.ch’ il 27 gennaio e su ‘laRegione’ il 31 gennaio – mi accusa di presentare una narrazione storica distorta, di affermare il falso, di distorcere i fatti per alimentare un pregiudizio ideologico e infine di mentire sapendo di mentire.
Mi limiterò a rispondere all’affermazione da parte del signor Diwan secondo cui: “Il Piano D: un Piano Difensivo, non di Espulsione. L’autore descrive il Piano D come un progetto per la pulizia etnica della Palestina, un’affermazione falsa.” Ora, la mia descrizione del piano D (e C) proviene dalla traduzione del 3° volume della storia dell’Haganah di Yehuda Slutsky, che alle pagine 1’955-1’960 riporta questi piani. Il paragrafo 4, lettera b del piano D recita:
“Operazioni contro i centri abitati nemici situati all’interno o in prossimità del nostro sistema difensivo, per evitare che vengano utilizzati come basi da una forza armata attiva. Queste operazioni possono essere suddivise nelle seguenti categorie: distruzione di villaggi (incendiando, facendo esplodere e piazzando mine tra le macerie), in particolare di quei centri abitati che sono difficili da controllare in modo continuativo e operazioni di rastrellamento e controllo secondo le seguenti linee guida: accerchiamento del villaggio e ricerca al suo interno. In caso di resistenza, la forza armata deve essere annientata e la popolazione deve essere espulsa fuori dai confini dello Stato”.
Giusto evocare lo storico Benny Morris, ma oltre al citarlo sarebbe utile leggere quanto ha prodotto prima della sua conversione. Ecco come lo definisce l’enciclopedia Treccani: “Esponente di spicco del gruppo dei nuovi storici israeliani […] ha rivisitato, contestandole, le tesi della storiografia tradizionale sulla guerra arabo-israeliana del 1948 documentando le azioni di violenza (espulsioni, omicidi, stupri, devastazioni) compiute dagli israeliani nei confronti dei palestinesi in fuga”. La Storia può sì essere interpretata, ma alla base è costituita da fatti di cui occorre avere cognizione. Poi, come amava dire Umberto Eco, la gente crede solo a quello che sa già.