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Il bello della politica

Mercoledì 29 novembre il Consiglio comunale di Bellinzona dovrebbe votare il Messaggio che permetterà il rinnovo completo di un’imponente e centenaria sede scolastica. Un progetto da 27 milioni di franchi, mica bruscolini. Un avvenimento da celebrare. Invece, leggendo i quotidiani sembra che non sarà festa per tutti.
LaRegione 21 novembre: “In Gestione Plr e Sinistra per il sì col naso turato. Scontenti del metodo municipale Centro, Mps, Verdi, Fa, Lega e Udc. L’Edilizia parla di errori di pianificazione”.
CdT 21 novembre: dal rapporto di maggioranza della Gestione favorevole al credito: “L’aumento di costi della ristrutturazione sembra eccessivo, alcune scelte architettoniche non sono propriamente comprensibili, criticata, inoltre, la scelta di insediare il centro extrascolastico al quarto piano, le aule sottodimensionate e la non riqualifica completa del piazzale esterno”.
Il credito di ristrutturazione si inserisce in uno studio di valorizzazione delle scuole comunali da 65 milioni. Inspiegabilmente i consiglieri comunali riceveranno questo importante documento solo dopo aver votato sul Messaggio.
Torniamo al piacere di far politica, non è piacevole decidere se non si è convinti della bontà di un progetto.
Alcuni gruppi politici non hanno intenzione di votare il credito, altri forse si asterranno. La maggioranza lo voterà pur non condividendo alcune scelte.
La scuola, edificio educativo e sociale per definizione, dovrebbe essere esempio di armonia.
Il Municipio, per evitare il ripetersi di importanti superamenti dei crediti, aveva imposto un fermo ai grossi investimenti in attesa di migliorare procedure e controlli. Per le Scuole Nord ci si trova con un nuovo Messaggio molto più oneroso rispetto al precedente e da più parti si comincia già adesso a chiedere modifiche ed emendamenti. Ci saranno aumenti di spesa? Anche accelerare talune fasi, quali il rilascio della licenza edilizia o la firma dei contratti con i progettisti senza attendere l’esito del voto, non sono segno di procedure prudenti.
Il Municipio farebbe cosa saggia se ritirasse il Messaggio e lo riproponesse in tempi brevi dopo aver raccolto le suggestioni delle Commissioni.

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