laR+ I dibattiti

Prima l’italiano

(ti-press)

Quali lingue insegnare? Nella scuola dell’obbligo, in cui un quinto degli allievi non è di lingua madre italiana, si insegna il francese dalla terza elementare, poi il tedesco dalla seconda media e l’inglese dalla terza (anno in cui è possibile abbandonare il francese); in terza vi è anche la possibilità di iniziare il latino. Ottime intenzioni, viene da dire, anche se non sempre agevoli da percorrere, in particolare per gli allievi più deboli.

Ora, il recente dibattito in Parlamento sulle lingue ha a mio avviso denotato una ulteriore preoccupante mancanza di prospettiva: si è voluto a tutti i costi anticipare l’insegnamento del tedesco in prima media, senza che gli obiettivi fossero chiari.

La scuola dell’obbligo deve in primis insegnare a leggere, scrivere e far di conto: inutile avere qualche cognizione di altre lingue se non si sa esprimere le proprie idee in italiano, o non si è in grado di farlo in modo chiaro. Inoltre la padronanza dell’italiano è essenziale (anche) per apprendere una o più lingue seconde. È un errore, dunque, anticipare il tedesco a scapito dell’italiano (e della matematica). Troppi giovani hanno difficoltà con l’italiano: scrivono male, leggono poco e faticano a esprimersi oralmente (e la lingua usata nei vari social è notoriamente molto povera), e temo andranno a far parte di quei circa 40’000 “analfabeti di ritorno”, che da noi hanno perso la capacità di utilizzare il linguaggio scritto per formulare e comprendere messaggi, e che a fatica potranno poi esprimere e far valere i propri diritti come cittadini.

Certo, il tedesco va studiato ma ponderando bene modi e tempi e non improvvisando soluzioni che in ultima analisi vanno ancora a discapito degli allievi. Questo infatti succede introducendo in prima media una ulteriore materia invece di utilizzare le lunghe vacanze estive per avviare i giovani allo studio del tedesco, ad esempio potenziando i corsi “lingue e sport”, come proponeva una mia recente mozione (bocciata, ahimè, dagli stessi deputati pro tedesco…).

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