I dibattiti

Bellinzona e il Fiume dentro di noi

Il masterplan, il progetto di rinaturazione del corso d'acqua e la Città che finalmente riabbraccerà il suo ‘Tesin’

Mario Branda (Ti-Press)

Vent’anni fa scrivendo sul settimanale ‘Area’ l’architetto Tita Carloni ci proponeva una sua visione: “Ricondurre tutto il Fiume Ticino, da All’Acqua in Val Bedretto fino allo sbocco nel Po, a una sola grande striscia di natura, ricca di piante e di animali, da contrapporre simmetricamente all’altra grande striscia dei traffici e delle costruzioni che l’affianca…”. Un simile progetto, affermava Carloni, “potrebbe assumere un respiro europeo, superando i vecchi meschini confini nazionali: un grande intervento di restauro territoriale da opporre alla pratica del consumo infinito di territorio…”. Durante oltre un secolo la città di Bellinzona è cresciuta e ha vissuto voltando le spalle al suo fiume. Ha eretto barriere ingegnose, si è difesa e tenuta a distanza. Oggi il documento di masterplan commissionato da Municipio e Consiglio comunale e presentato pubblicamente alcuni giorni fa, proponendosi d'indirizzare la prossima pianificazione ma anche i progetti della nuova città, richiama la visione di Carloni e capovolge il paradigma. Bellinzona si gira e abbraccia il suo fiume. Il documento definisce il Fiume Ticino quale “perno principale, asse verde e spina dorsale strutturante del nuovo Comune di Bellinzona” e lo riconosce quale “fonte di biodiversità” nonché risorsa per affrontare i cambiamenti climatici in atto. ”L’immagine alla quale tendere – dice il rapporto – dovrà essere quella di un’area o parco fluviale che abbracci tutti i quartieri che vi si affacciano e, quindi, veicolo per un’identità forte e condivisa: da Moleno a Gudo e con la Morobbia o il Riale Grande che aggiungono e completano. Gli accessi e i parchi che si stanno realizzando in questi mesi – grazie anche al concorso del Consorzio di correzione fiume Ticino – ma soprattutto quelli che si realizzeranno nei prossimi anni lungo il corso d’acqua da nord a sud del nuovo Comune, contribuiranno a dare sostanza a questa visione. “Il mare è tutto attorno, ma il fiume è dentro di noi”, dice la poesia T. S. Eliot: per Bellinzona e il suo “Tesin” una storia e un capitolo da riaprire. Amici finalmente.

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