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Per un Ticino a completa vocazione turistica

In qualità di studente e futuro operatore del settore alberghiero, il mio sogno è che il Ticino riesca finalmente a diventare un Cantone a completa vocazione turistica e, per completare l’opera, a mio avviso mancano ancora alcuni fondamentali tasselli da aggiungere al puzzle.

Il primo passo è quello di costituire anche in Ticino, partendo dalle già ottime basi della scuola alberghiera di Bellinzona, un’università alberghiera di livello internazionale come quella che sto svolgendo in Svizzera francese, scuola che attira studenti, docenti ed esperti del settore da circa 100 Paesi diversi e che porterebbero un valore aggiunto e indotto sul territorio.

Un secondo importante tassello sarebbe quello di consentire le aperture domenicali a negozi e commerci come già succede nella vicina Penisola che non a caso è presa d’assalto da numerosi ticinesi, misura che permetterebbe inoltre di creare nuovi posti di lavoro.

Un terzo importante punto sarebbe quello di creare le condizioni quadro affinché arrivino anche in Ticino le internazionali catene alberghiere che porterebbero nel nostro Cantone i loro già fedeli e abituali clienti.
Un esempio concreto è la catena Mandarin Oriental che sta investendo parecchio in Svizzera e infatti, nel 2022, ha aperto un hotel a Lucerna e nel 2024 ne aprirà uno a Zurigo che vanno ad aggiungersi a quello già esistente a Ginevra.
I clienti che arriverebbero in Ticino grazie a queste catene alberghiere spenderebbero poi i loro soldi nei nostri commerci e negozi, il che andrebbe poi a beneficio di tutti.

Quarto, è davvero giunto il momento di riuscire a destagionalizzare l’offerta turistica e proporre delle offerte di eventi e attrazioni durante tutto l’arco dell’anno.

Viviamo in un Cantone meraviglioso, è ora di valorizzarlo al massimo.

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