Verso le comunali del 5 aprile

Ecco le risposte al nostro questionario di Omar Trapletti, candidato al Consiglio Comunale e al Municipio per il comune di Chiasso sulla lista US - I Verdi.
Di professione docente di cultura generale, sono appassionato di storia e politica. Seguo con molta attenzione l’attualità cantonale, nazionale e mondiale. Mi piace correre e praticare escursionismo, anche se dal fisico non si direbbe. Adoro leggere, guardare film e i giochi di società.
Il tempo e l’impegno che dedico alle diverse attività. Zero denaro, se escludiamo quello che spendo per la birretta che mi bevo durante le riunioni settimanali di partito.
Rammaricandomi per i dipendenti che vi lavorano, lo ritengo un lusso che non possiamo permetterci. Il numero di voli limitato e la vicinanza con Malpensa, rendono l’aeroporto di Agno poco attrattivo. Il miglioramento ferroviario permette trasferte su rotaia più veloci ed ecologiche oltre Gottardo.
Ritengo che per Chiasso sia un passo fondamentale da intraprendere. Mendrisio ci ha mostrato quanto sia importante creare un polo di un certo peso. La creazione di un polo del Basso Mendrisiotto porterebbe a un maggior “potere contrattuale” nelle diverse trattative e rivendicazioni.
Da docente sono quotidianamente confrontato con questa problematica. Se da un lato sono favorevole al divieto, dall’altro ritengo che possa rappresentare un’opportunità per appassionare maggiormente gli studenti e avvicinarli alle diverse materie con un metodo di insegnamento meno tradizionale.
Sono molto combattuto. Non posso nascondere la testa sotto la sabbia: la tecnologia offre molte opportunità, crea nuove professioni e nel caso di alcuni influencer permette di ottenere dei redditi. Così la logica mi dice che è una professione, ma personalmente vorrei che non lo fosse.
Ritengo che vada rallentata, in quanto negli ultimi decenni si è assistito ad una cementificazione selvaggia che ha diminuito notevolmente gli spazi verdi e allo stesso tempo ci ha lasciato molti immobili sfitti. A mio modo di vedere sarebbe saggio incentivare maggiormente le ristrutturazioni.
Da docente di cultura generale, premetto che non è mai troppo. A Chiasso la proposta culturale è progredita negli ultimi anni. Il tutto ha reso la nostra cittadina una realtà più dinamica. Per rispondere alla domanda direi né troppo, né troppo poco.
Anticipare Nebiopoli è un buon segnale, come la crescita del Festate. A mio parere però l’agenda annuale è piuttosto scarna di eventi importanti a Chiasso. La vicinanza con l’Italia inoltre penalizza la vita mondana nel quotidiano: i prezzi spesso proibitivi, spingono i giovani a varcare il confine.
Moratoria con riserva. Il passaggio al 5G sarà probabilmente inevitabile. Tuttavia ritengo che potremmo pazientare ancora un po’, al fine di comprendere appieno gli eventuali rischi che ne derivano. Se sarà scientificamente appurato che non ne comportano, allora direi “avanti”.
Assolutamente no! La ritengo una soluzione anacronistica, considerando il contesto in cui viviamo. I problemi ambientali attuali dovremmo affrontarli favorendo la mobilità lenta e potenziando i servizi forniti dai mezzi pubblici, non stendendo un tappeto rosso al traffico di automobili private.
Se devo sceglierne una, mi piacerebbe implementare anche a Chiasso un servizio “rent a bike”, già attivo a Locarno e Lugano con buoni risultati. Più in generale, sono molto motivato ad analizzare delle buone pratiche, soprattutto nord europee, per valutare fattibilità e implementazione a Chiasso.
Mi piacerebbe mettere idee e lavoro a disposizione della comunità. Nel piccolo, tutti possono contribuire a promuovere progetti volti al benessere della popolazione. Fare la mia parte, confrontarmi con persone che fanno la loro e insieme trovare delle soluzioni concrete per il bene di Chiasso.
L’inquinamento atmosferico. Il livello di polveri fini è il più elevato in Svizzera e supera puntualmente i limiti delineati da OMS e Confederazione, con ripercussioni sulla salute della popolazione. Secondo alcuni studi, a Chiasso in media si vive 8,5 mesi in meno a causa dell’inquinamento.
Non mi piace definire alleati e competitori a priori. Non ho alcun pregiudizio positivo o negativo nei confronti di nessuno. Qualora fossi eletto, sarei disposto a creare sinergie interpartitiche, a fronte chiaramente di proposte concrete che migliorino il benessere dei cittadini di Chiasso.
Si continui a edificare, senza valorizzare stabili già esistenti. Si continui a privilegiare gli autoveicoli nei confronti di pedoni e mobilità lenta. Ci si chiuda in sé stessi senza approfondire ed emulare delle buone pratiche implementate altrove in Ticino, in Svizzera o nel Mondo.