Mosca frena sulle aspettative, mentre annuncia controsanzioni contro l'UE
Volodymyr Zelensky ha assicurato che "l'Ucraina è pronta a lavorare nel modo più produttivo possibile" per cercare una soluzione pacifica al conflitto, alla vigilia di una nuova tornata di colloqui diretti con i russi a Istanbul, annunciata dallo stesso presidente. Ma Mosca, che nella serata di oggi non aveva ancora confermato l'appuntamento, ha avvertito che non bisogna aspettarsi "miracoli o svolte improvvise" dalle trattative.
La Russia ha intanto annunciato controsanzioni nei confronti di "rappresentanti delle istituzioni europee e di Paesi membri della Ue" in risposta agli ultimi due pacchetti sanzionatori adottati dall'Unione europea, 17/o e il 18/o. Il ministero degli Esteri ha detto che tra i sanzionati, a cui è vietato l'ingresso sul territorio russo, figurano "i deputati di Stati membri della Ue e del Parlamento europeo che hanno votato risoluzioni e leggi anti-russe".
Sul piano interno, ha fatto scalpore a Mosca la notizia della perquisizione compiuta dalla polizia e dai reparti speciali Omon nella redazione del canale Telegram Baza, uno dei più seguiti nel Paese, con ottime fonti presso le forze di sicurezza. Il Comitato investigativo nazionale ha fatto sapere che il direttore, Gleb Trifonov, e un altro giornalista sono stati fermati con l'accusa di avere corrotto alcuni poliziotti. In manette sono finiti anche tre agenti, accusati di avere fornito "informazioni riservate". Fondato nel 2019, il canale Baza ha oltre 1,6 milioni di iscritti.
Per quanto riguarda le trattative russo-ucraine, Zelensky ha detto che a guidare la delegazione di Kiev sarà l'ex ministro della Difesa Rustem Umerov, già capo negoziatore nelle precedenti due tornate svoltesi a Istanbul tra maggio e giugno. "L'Ucraina è pronta a lavorare nel modo più produttivo possibile per la liberazione del nostro popolo dalla prigionia e il ritorno dei bambini rapiti, nonché per fermare le uccisioni e preparare un incontro dei leader per la vera fine di questa guerra", ha detto il presidente. "L'Ucraina non ha mai voluto questa guerra, ed è la Russia che deve porre fine alla guerra che essa stessa ha iniziato", ha aggiunto.
Ma il Cremlino ha frenato. Si tratta di trattative "complesse", ha detto il portavoce Dmitry Peskov, sottolineando che dopo gli scambi di prigionieri e altre questioni umanitarie, ora le due parti dovranno discutere i rispettivi memoranda con le proposte di pace. Documenti che lunedì lo stesso Peskov aveva definito "assolutamente diametralmente opposti". Quanto a un possibile vertice tra Zelensky e Vladimir Putin, il portavoce del presidente russo ha ricordato che è ancora in vigore un decreto firmato nel 2022 dal capo di Stato ucraino che vieta per legge tali colloqui.
Sul terreno, le autorità ucraine hanno denunciato l'uccisione di due persone, tra cui un bambino di 10 anni, e il ferimento di altre sei in bombardamenti russi sulla regione di Donetsk e su quella di Kherson.