La Corte Suprema impone restrizioni all’ex presidente brasiliano, che dovrà rispettare un coprifuoco domiciliare dalle 19 alle 7

L'ex presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, è stato obbligato dalla Corte Suprema a indossare un braccialetto elettronico e a rispettare un coprifuoco domiciliare dalle 19 alle 7. Inoltre, gli è stato vietato l'uso dei social media e il contatto con coimputati e diplomatici stranieri. Queste misure cautelari sono state notificate durante un'operazione della Polizia federale presso la sua residenza a Brasilia e il suo ufficio.
Bolsonaro è attualmente sotto processo presso l'Alta Corte per un presunto tentativo di colpo di Stato nel 2022. Nel frattempo, il Partito dei Lavoratori (Pt), guidato dal presidente Luiz Inácio Lula da Silva, ha chiesto alla Corte Suprema di ordinare la detenzione preventiva del deputato Eduardo Bolsonaro, figlio dell'ex presidente, accusandolo di attentato alla sovranità nazionale e tradimento della patria. La richiesta è stata presentata dai portavoce del Pt al Congresso, il senatore Randolfe Rodrigues e il deputato Lindbergh Farias, che sostengono che Eduardo abbia cercato di imporre sanzioni internazionali contro il Brasile tramite contatti negli Stati Uniti.
Eduardo Bolsonaro ha ammesso che le sue azioni a Washington hanno contribuito alla decisione del presidente statunitense Donald Trump di imporre dazi del 50% sui prodotti brasiliani a partire dal primo agosto. Trump ha giustificato la misura affermando che Bolsonaro è vittima di una "persecuzione" e ha definito il processo politico contro di lui una "caccia alle streghe" in una lettera alle autorità brasiliane.
Oltre alle restrizioni già menzionate, a Jair Bolsonaro è stato vietato di avvicinarsi alle ambasciate. Durante le perquisizioni nella sua abitazione nel quartiere Giardino Botanico a Brasilia, la Polizia federale ha sequestrato diversi documenti e 10'000 dollari in contanti. Bolsonaro è stato poi trasferito alla sede della polizia per l'applicazione del braccialetto elettronico.
La difesa di Bolsonaro ha espresso "sorpresa e indignazione" per le misure imposte, sottolineando che il suo cliente ha sempre rispettato le decisioni della giustizia. Nel contesto delle tensioni diplomatiche, il presidente brasiliano Lula da Silva ha risposto con fermezza alle dichiarazioni di Trump, definendo l'aumento dei dazi "un ricatto inaccettabile" e ribadendo che il Brasile è sempre stato aperto al dialogo.