Il leader laburista offre concessioni per evitare una rivolta nel partito contro i tagli ai sussidi sociali
Il premier laburista britannico Keir Starmer si è deciso a offrire alcune concessioni per fermare la rivolta nella sua maggioranza contro la criticatissima riforma del welfare, destinata in particolare a tagliare sussidi sociali per disabili e lavoratori in malattia con l'obiettivo di risparmiare 5 miliardi di sterline (attualmente circa 5,5 miliardi di franchi) all'anno dal 2030.
È quanto emerge dalle intense trattative portate avanti nelle ultime ore per non arrivare a una rischiosa resa dei conti nel voto previsto alla Camera dei Comuni martedì prossimo su un emendamento killer, voluto di fatto per affondare il progetto di legge ad hoc e sostenuto da più di 120 deputati del Labour: un numero largamente sufficiente a mandare sotto il governo qualora non ci fosse il soccorso evocato dall'opposizione Tory, ma solo a certe condizioni.
Con i ministri e il contestato capo di gabinetto Morgan McSweeney impegnati a convincere i parlamentari ribelli, Starmer ha affermato che le discussioni sulle modifiche al provvedimento "continueranno nei prossimi giorni". Modifiche che secondo il "Guardian" includono una revisione delle regole di ammissibilità per i sussidi di invalidità, che erano state notevolmente inasprite dalla riforma voluta da sir Keir e dalla sua cancelliera dello Scacchiere Rachel Reeves, impegnata a controllare i conti mentre si susseguono gli annunci d'incremento della spesa pubblica per la difesa e il riarmo (deterrente nucleare incluso).
Il primo ministro ha deciso di abbandonare la linea della fermezza sul provvedimento mostrata in precedenza a fronte delle dure critiche arrivate dai deputati della maggioranza per la gestione di Downing Street e per il comportamento dello stesso Starmer, che secondo alcuni "ha ignorato la realtà" rispetto a quanto accadeva nel suo partito contrario a tagli al welfare di vasta portata, ancor di più con la crisi dei consensi per il Labour emersa da tempo nei sondaggi.