L'esercito israeliano ritiene di aver inflitto un colpo significativo al programma nucleare iraniano, ma gli USA sono più cauti
L'esercito israeliano ha dichiarato che è "ancora presto" per valutare i danni causati ai siti nucleari iraniani.
"È ancora presto per valutare i risultati dell'operazione", ha dichiarato il portavoce militare israeliano Effie Defrin in conferenza stampa. Tuttavia, "credo che abbiamo inferto un colpo significativo al programma nucleare e posso anche dire che lo abbiamo ritardato di diversi anni", ha sottolineato, dopo che i servizi segreti statunitensi avrebbero concluso - secondo quanto riportato da CNN e NYT - che gli attacchi americani hanno ritardato solo di qualche mese il programma nucleare iraniano.
Dal canto suo, in un'intervista a Politico, il segretario di Stato Usa Marco Rubio ha ribadito che l'Iran è "molto più lontano da un'arma nucleare", dopo l'attacco statunitense ai tre principali siti nucleari iraniani avvenuto nel fine settimana.
"In sostanza, oggi sono molto più lontani da un'arma nucleare rispetto a prima che il presidente intraprendesse questa audace azione", ha dichiarato. "Sono stati arrecati danni significativi, molto significativi, sostanziali a una varietà di componenti diverse e ne stiamo scoprendo di più", ha aggiunto Rubio.