Estero

Critiche cinesi all'attacco USA contro l'Iran

Il Global Times denuncia il rischio di una crisi globale e umanitaria.

23 giugno 2025
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L'azione militare degli Stati Uniti contro l'Iran è stata definita una "grave violazione" degli scopi e dei principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale, secondo quanto riportato dal Global Times, il tabloid del Quotidiano del Popolo, organo del Partito Comunista Cinese. L'editoriale critica duramente l'intervento americano a sostegno di Israele nel conflitto con Teheran, affermando che "le bombe USA hanno colpito il fondamento dell'ordine di sicurezza internazionale". Attaccando impianti nucleari sotto la tutela dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA), Washington avrebbe creato un pericoloso precedente.

Il tabloid sottolinea che i danni a tali siti potrebbero causare gravi perdite nucleari, con il rischio di disastri umanitari e pericoli per la sicurezza regionale. Le lezioni apprese dagli incidenti nucleari di Chernobyl e Fukushima dimostrano che le conseguenze delle perdite nucleari non minacciano solo un singolo paese, ma hanno un impatto sulle nazioni confinanti e sulla sicurezza globale. Utilizzando bombe 'bunker-buster' per "ottenere ciò che Israele non è riuscito a fare", gli Stati Uniti avrebbero deliberatamente aumentato il livello di armamenti, aggravando il conflitto Iran-Israele verso uno stato incontrollabile.

Per l'Iran, l'attacco rappresenta una "palese provocazione". In risposta, Teheran ha dichiarato di riservarsi tutte le opzioni per difendere la propria sovranità, i propri interessi e il proprio popolo, lanciando per la prima volta il potente missile Kheibar Shekan contro Israele. Inoltre, il parlamento iraniano ha votato a favore della chiusura dello Stretto di Hormuz, un punto critico per il transito di circa un quinto del consumo mondiale di petrolio e gas. Una volta bloccato dalla guerra, i prezzi internazionali del petrolio potrebbero subire forti oscillazioni, mentre la sicurezza del trasporto marittimo globale e la stabilità economica affronteranno serie sfide, conclude l'editoriale.