Italia, Francia, Germania, Polonia, Spagna e Regno Unito discutono di sicurezza Euro-Atlantica e sostegno all'Ucraina
Il cosiddetto Gruppo di Weimar - allargato all'Ucraina.
Il meeting coinvolge Italia, Francia, Germania, Polonia e Spagna, oltre al Regno Unito e all'alta rappresentante della politica estera di Bruxelles, Kaja Kallas. Per la Penisola partecipa il vicepresidente del Consiglio e numero uno della Farnesina, Antonio Tajani.
L'appuntamento è alla Lancaster House: con una prima sessione dedicata a discutere della "sicurezza Euro-Atlantica" nel turbolento contesto attuale, di come tutelare "il legame transatlantico con gli Usa" e allo stesso tempo proseguire sulla strada di una "maggiore assunzione di oneri" da parte degli alleati europei e di un incremento di risorse a sostegno d'una rinnovata "architettura di sicurezza" comune; e una seconda sessione estesa ancora una volta al ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, per approfondire gli sforzi diplomatici rilanciati nel weekend a Kiev verso l'obiettivo "di un cessate il fuoco e di un accordo di pace", ma anche per pianificare le garanzie di sicurezza che la cosiddetta coalizione dei volenterosi vuole offrire a Kiev nel dopoguerra, nonché il possibile utilizzo di asset russi per la ricostruzione e insistere intanto sia sul sostegno militare a Kiev sia sulla minaccia di ulteriori sanzioni contro Mosca come arma di pressione per uno stop "immediato" delle ostilità.
"La sfida che affrontiamo oggi non riguarda solo il futuro dell'Ucraina, ma è esistenziale per l'Europa nel suo complesso", dichiara Lammy, rivendicando di aver "portato a Londra amici e partner per chiarire che dobbiamo essere uniti, alleati nella protezione della nostra sovranità, della pace e dell'Ucraina" poiché non può esserci sicurezza "se non fronteggiamo Putin e non rafforziamo la comune" difesa europea. Lammy ricorda infine come sia la prima volta che il Regno presiede il format 'Weimar +' e come ciò avvenga subito dopo il simbolico vertice di leader europei svoltosi a Kiev sabato 10 maggio e a una settimana esatta dal primo summit ufficiale Gb-Ue post Brexit, in calendario pure a Londra lunedì 19.