La controffensiva militare segna un punto di svolta nel conflitto con le Forze di supporto rapido
L'esercito sudanese si prepara a prendere il pieno controllo della capitale Khartum dopo aver occupato venerdì il palazzo presidenziale della capitale, anche se la sanguinosa guerra che dura da quasi due anni in Sudan è lungi dall'essere finita. Lo prevedono gli analisti.
Il conflitto scoppiato il 15 aprile del 2023 tra l'esercito e i paramilitari delle Forze di supporto rapido (Rsf) ha costretto il governo, sostenuto dall'esercito, a rifugiarsi fin dall'inizio a Port Sudan, sul Mar Rosso. Dopo umilianti sconfitte, alla fine del 2024 i militari hanno lanciato una controffensiva che li pone oggi in netto vantaggio rispetto ai loro avversari e in grado di riprendere la capitale dalle mani dei paramilitari.
"Questa vittoria è un punto di svolta perché ridisegna le linee del fronte", ha stimato Sharath Srinivasan, professore all'Università di Cambridge e specialista in Sudan. "Ma la guerra è lungi dall'essere finita, perché nessuna delle due parti è pronta a fare marcia indietro", ha spiegato. In quasi due anni, la guerra ha provocato decine di migliaia di morti, più di 12 milioni di sfollati e causato un disastro umanitario.