Il Tribunale federale (TF) ha respinto il ricorso contro l'estradizione in Francia di uno dei principali creatori dell'applicazione criptata Encrochat, utilizzata dalle reti criminali. Parigi sta conducendo un'indagine ad ampio raggio contro le persone coinvolte.
L'alta corte entra in materia di ricorsi contro l'estradizione solo in casi importanti. In particolare, quando ha motivo di credere che siano stati violati principi procedurali fondamentali o che vi siano gravi carenze nella procedura all'estero.
Queste condizioni non sono soddisfatte nel caso in questione, ha dichiarato il Tribunale federale nella sentenza. Il ricorrente, un canadese, ha criticato le condizioni delle carceri francesi e il fatto che la sua famiglia non avrebbe potuto vederlo regolarmente se fosse stato estradato. Ha inoltre affermato che il procedimento penale era motivato politicamente.
Il 38enne canadese è stato arrestato la scorsa estate a Zugo. È ricercato da Parigi in seguito alla scoperta a Roubaix (F) dei server utilizzati da Encrochat. Lo smantellamento della rete ha portato al sequestro a livello mondiale di oltre 170 tonnellate di droga, 900 armi e valuta, titoli e beni per un valore di circa 500 milioni di euro. Inoltre, sono state arrestate 5'700 persone.
Le autorità francesi ritengono che il canadese abbia svolto un ruolo centrale nell'organizzazione di Encrochat.
(Sentenza 1C_126/2025 del 7.3.2025)