Gli amministratori chiedono un divieto di uscita dall'autostrada nelle giornate di traffico intenso, come accade in Svizzera per le code al Gottardo
Non ci sono più le mezze stagioni. Questo detto vale anche per il traffico sull'autostrada del Brennero. Una volta, ottobre era considerato un mese tranquillo per quanto riguarda il traffico dei vacanzieri, mentre ora nei fine settimana si formano lunghe code che non hanno nulla da invidiare a quelle da bollino nero ad agosto.
Numerosi turisti tedeschi, per saltare le code, seguono le indicazioni dei loro navigatori e causano intasamenti sulla vicina strada statale e nei paesi lungo l'A22. Per questo motivo i sindaci di Vipiteno e Brennero, ma anche il governatore della Provincia di Bolzano Kompatscher, si mobilitano contro Google e contro i ‘furbetti delle code’ e chiedono un divieto di deviazione nelle giornate di traffico intenso, come già in vigore in Austria e in Germania.
Google Maps per gli automobilisti è una benedizione, perché ti indica in tempo reale le code e i possibili percorsi alternativi, è invece vissuta come una maledizione per chi vive lungo queste strade secondarie. In alta valle Isarco quasi ogni fine settimana si presenta la stessa scena: a causa di qualche cantiere e del traffico di rientro dei turisti tedeschi si formano rallentamenti verso il Brennero. Su Google Maps, che ormai è utilizzato dalla stragrande maggioranza degli automobilisti, l'A22 si tinge di colore rosso e appare una scritta che propone un itinerario alternativo più rapido. Alzi la mano chi non ha mai ceduto alla tentazione e non è uscito dall'autostrada per ‘saltare’ la coda.
"Conosciamo il problema da tempo, ma sta davvero dilagando", conferma il sindaco di Brennero Martin Alber al quotidiano Dolomiten. In una valle stretta come l'alta valle Isarco il traffico che si riversa dall'A22 sulla parallela strada statale crea grossi problemi. Alber racconta che anche ieri numerosi automobilisti, fidandosi ciecamente dei loro navigatori, per risparmiare una deviazione di appena due chilometri, sono finiti sulla strettissima stradina di Moncucco, causando non solo intasamenti ma anche situazioni di pericolo. Il Comune ora si vede costretto a chiudere la stradina al traffico di transito nei fine settimana. "Dobbiamo tutelare i nostri paesi", ribadisce il sindaco. Identica la situazione a Vipiteno, dove l'altro fine settimana sono stati registrati 50'000 passaggi sulla statale. Una volta queste macchine restavano in autostrada.
La Provincia di Bolzano condivide le preoccupazioni dei primi cittadini lungo l'Autobrennero. In Svizzera, a titolo di esempio, nelle giornate di traffico intenso al tunnel del Gottardo viene spesso imposto il divieto di uscire dall'autostrada agli svincoli più vicini in direzione sud (ad esempio Amsteg o Göschenen) o di rientrare in autostrada ad Airolo in direzione nord per saltare le code. Analogo divieto nel Tirolo austriaco, come anche in Baviera tra Monaco e Salisburgo. Google, infatti, in questi casi non indica neanche più il percorso alternativo. La polizia effettua controlli sulle strade secondarie e per i furbetti, che non possono indicare in modo plausibile una meta nelle immediate vicinanze, scatta la multa. "Da tempo – ribadisce il presidente della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher – chiediamo un divieto di deviazione dall'autostrada, che comunque riguarderebbe solo le giornate particolarmente critiche. Roma però finora non ha preso una decisione in merito".
Nel mese di maggio Google Maps aveva generato una situazione critica per il traffico indicando come chiuso un tratto di autostrada per dei lavori in realtà inesistenti, con la conseguenza di intasare la rete stradale locale.