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Trovato l'ultimo disperso di Suviana, i morti sono sette

Tre feriti in condizioni critiche. Ora inizia la ricerca delle cause

La centrale di Suviana
(Keystone)
12 aprile 2024
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La centrale ha restituito la settima vittima e ora i familiari di Vincenzo Garzillo possono piangere il consulente di 68 anni, in pensione da un anno dopo una vita trascorsa all'Enel, l'unico disperso che ieri i soccorritori non erano ancora riusciti a estrarre dalla tomba di fuoco, macerie e acqua in cui si è trasformato l'impianto idroelettrico di Bargi martedì pomeriggio. Vincenzo lo hanno trovato vicino alla turbina, al piano meno 9. Era alla sua postazione di lavoro, come al suo posto è stato trovato Alessandro D'Andrea, 37 anni, dipendente Voith ieri. Sul suo corpo c'erano alcuni segni di bruciatura.

Allo stesso piano erano stati trovati in precedenza Adriano Scandellari, 57enne lavoratore di Enel Green Power, e Paolo Casiraghi, 59enne tecnico della Abb. La loro postazione però era al piano meno 8. Un'ipotesi è che i lavoratori avessero tentato di fuggire, ma non è l'unica. È possibile che Scandellari e Casiraghi siano stati sbalzati dall'ottavo al nono piano, attraverso il pozzo di aspirazione. O che, accortisi che qualcosa non andava, siano scesi ad avvertire i colleghi. Risposte che, forse, potranno arrivare dagli accertamenti e dalle perizie che verranno disposti dai magistrati per fare luce sulle cause della strage.

I ricoverati

Mentre il lavoro continua a mietere vittime, con un operaio di 36 anni morto cadendo dal tetto di una casa a Magenta, nel Milanese, a Suviana c‘è dunque un punto fermo, con le ricerche che si sono concluse. Il bilancio della strage alla centrale è di 15 persone coinvolte: sette morti, sette feriti (di cui cinque ricoverati, uno dei quali già dimesso) e un illeso. Tre ricoverati sono in condizioni critiche: Stefano Bellanova, 54 anni, è in rianimazione in prognosi riservata all'ospedale Maggiore di Parma, con ustioni, il 42enne ricoverato al Centro grandi ustionati dell'ospedale Bufalini di Cesena è stazionario, sedato e intubato mentre Sandro Busetto, 59 anni, è ricoverato a Pisa al reparto Grandi ustioni. Fuori pericolo di vita il 35enne Jonathan Andrisano, al Sant'Orsola di Bologna.

I fatti

Resta da capire cosa sia successo martedì poco prima delle 15. Probabilmente l'esplosione è partita dall'alternatore all'ottavo piano e non dalla turbina al nono. Buio pesto sul motivo. "Ci sono tante possibili cause, non lo sappiamo", ha detto l'ad di Enel Green Power Salvatore Bernabei. Le componenti in collaudo erano state costruite e installate da aziende esterne, ma che ci sia stato un malfunzionamento, disattenzione o altro, sarà l'inchiesta a stabilirlo.

In aiuto potrà venire il sistema Scada (Supervisory control and data acquisition), una sorta di scatola nera delle centrali elettriche. Nell'impianto di Bargi, ha spiegato Bernabei, si trovava ai piani superiori ed è stato acquisito dall'autorità giudiziaria: se il sistema avrà registrato qualcosa, ha detto l'ad, "quell'analisi potrà essere utile per capire le cause, perché altrimenti attualmente non è davvero possibile capire che cos’è successo".

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