Estero

A Parigi è stato un Primo maggio di fuoco

Migliaia di persone hanno manifestato in diversi Paesi. Polemiche anche in Italia per la scelta di Giorgia Meloni di riunire il Consiglio dei ministri

In sintesi:
  • In Francia almeno un centinaio di agenti è rimasto ferito, quasi trecento gli arresti
  • Polemiche in Italia per la decisione di Meloni di riunire un Consiglio dei ministri proprio il giorno della festa dei lavoratori
  • La Lituania potrebbe rimuovere il Primo maggio dalla lista delle feste nazionali
(Keystone)
1 maggio 2023
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È un Primo Maggio segnato da proteste e scontri in diverse città del mondo. A cominciare da Parigi, dove migliaia di black bloc incappucciati si sono messi con prepotenza alla testa del corteo sindacale esplodendo numerosi petardi e fuochi d'artificio. Almeno un centinaio tra agenti di polizia e gendarmi sono rimasti feriti in Francia. 291 le persone arrestate nel paese.

Diverse centinaia di migliaia di persone hanno marciato in tutta la Francia durante un Primo Maggio "combattivo", segnato dalla violenza. L'intersindacale è rimasta unita contro la riforma delle pensioni, anche se le strategie potrebbero divergere rapidamente.

«È un grande Primo Maggio. È la protesta del mondo del lavoro contro questa riforma», si è rallegrato il leader della CFDT Laurent Berger. "Questo Primo Maggio è uno dei più forti del movimento sociale", ha aggiunto il segretario generale della CGT, Sophie Binet.

Centinaia di migliaia di manifestanti

Centinaia di migliaia di persone si sono radunate in massa in Francia nel giorno della festa del lavoro per sfogare la loro rabbia contro la riforma delle pensioni del presidente Emmanuel Macron, con i sindacati che hanno promesso di non smettere di lottare anche dopo la firma della legge. A Parigi secondo la CGT sono scese in piazza circa mezzo milione di persone.

Nella capitale grossi petardi sono stati lanciati contro la polizia da decine di manifestanti vestiti di nero che precedevano la testa del corteo per il primo maggio in partenza da Place de la République, sotto una pioggia battente. Diverse attività commerciali sono state danneggiate, tra cui agenzie bancarie e immobiliari, negozi e arredi urbani.

Si parla di almeno 108 agenti di polizia e gendarmi sono stati feriti nel paese. Di questi, una ventina è stata colpita soltanto a Parigi. Lo ha dichiarato il ministro dell'Interno francese Gerald Darmanin, aggiungendo che 291 persone sono state arrestate in tutto il Paese, di cui 90 nella capitale. Un tale numero di poliziotti feriti «il giorno del Primo Maggio è estremamente raro», ha proseguito il ministro dell'Interno, «condannando fermamente questa violenza».

Polemiche ma non violenze

Atmosfera polemica ma decisamente meno violenta in Italia, dove i sindacati hanno contestato la scelta della premier Giorgia Meloni di aver riunito un Consiglio dei ministri proprio nel giorno delle celebrazioni della festa dei lavoratori. Una tensione che ricade anche sulla decisione di non tenere una conferenza stampa al termine della seduta. Una scelta, spiegano da palazzo Chigi, da interpretare come un gesto di cortesia verso le organizzazioni sindacali che festeggiano in piazza il primo maggio.

Ma la critica delle forze sindacali, e in particolare della Cgil e della Uil, non è soltanto legata all'inedita decisione di organizzare una riunione di governo nel giorno della festa del lavoro, ma è estesa anche al contenuto del decreto. Pur apprezzando la decisione di mettere 4 miliardi per il taglio del cuneo fiscale, i leader sindacali lamentano lacune, sia pure con diverse sfumature. Chiedono di trovare "altre risorse. Magari con gli extraprofitti, tassando le banche e le grandi aziende.

Intanto in piazza i festeggiamenti hanno visto sfilare cortei organizzati da sindacati ed organizzazioni di lavoratori, mentre a Roma, in piazza San Giovanni in Laterano si è tenuto il tradizionale concertone del Primo maggio, che ha visto esibirsi una cinquantina di artisti sotto la pioggia battente. Ha aperto la kermesse, Ambra Angiolini, che per la sesta volta fa da padrona di casa: ha esordito con «la lettura dell'articolo 4 della costituzione, con il diritto al lavoro». Lo slogan che campeggia sul palco è l'articolo 1 della Costituzione ‘l'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro’.

Dialogo tra parti sociali

Chiari i messaggi lanciati oggi a Tunisi dal segretario generale del potente sindacato tunisino Ugtt, Noureddine Taboubi: no ai diktat dell'Fmi, sì all'avvio di un autentico dialogo nazionale tra le parti sociali come unica via per uscire dalla crisi.

Pur critico nei confronti dei comportamenti contro il sindacato del presidente Kais Saied, che a febbraio scorso dichiarò "persona non grata la sindacalista" irlandese Esther Lynch invitata in Tunisia dall'Ugtt, Taboubi ha assicurato che la posizione di Saied è pienamente allineata con quella sindacato per quanto riguarda le riforme richieste dal Fmi, le cui condizioni di attuazione «non farebbero che aumentare ulteriormente il tasso d'inflazione, impennando i prezzi, l'esclusione sociale e la pressione internazionale a cui il paese è sottoposto».

Primo maggio non più festa nazionale?

Mentre in numerose piazze del mondo la gente manifesta in favore dei diritti dei lavoratori, il Parlamento lituano (Seimas) si appresta nelle prossime settimane ad analizzare una mozione, presentata da un gruppo di deputati liberali, per la rimozione del Primo Maggio dalla lista delle feste nazionali.

Nel corso dell'ultimo anno, un'analoga mozione è stata presentata per ben due volte, ma è stata poi regolarmente depennata dall'ordine del giorno dei lavori parlamentari. I promotori della mozione intendono sostituire il Primo Maggio con un giorno aggiuntivo di ferie per tutti i lavoratori.

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