Partecipazione al voto: oltre un milione di elettori
“La prima cosa che chiedo è mandare un applauso a Elly Schlein, l’ho sentita e le ho fatto i complimenti, in bocca al lupo per la grande responsabilità che assume alla guida del partito. Ha prevalso Elly e io sono a disposizione per dare una mano”. Così Stefano Bonaccini, poco prima della mezzanotte, ha riconosciuto la sua sconfitta alle primarie del Partito democratico (Pd). Secondo dati ufficiali forniti dal Nazareno, al momento di andare in stampa, con l’80% delle schede scrutinate Elly Schlein è in testa con il 53,8%, Stefano Bonaccini al 46,2%. In questo modo l’italo-svizzera nata in Ticino diventa la nuova segretaria dem.
Lo spoglio dei seggi era iniziato indicando un testa a testa fra il presidente dell’Emilia Romagna e la neo segretaria, con un vantaggio per quest’ultima. I primi a comunicare alcuni dati sono stati i seggi delle grandi città, dove Schlein era favorita. Un indicatore della situazione in bilico sembravano essere gi umori ai comitati: facce compassate da Bonaccini, euforia da Schlein. Ma al di là dei risultati, le prime immagini delle code ai seggi in mattinata hanno portato un po’ di sereno nella stanze del Pd. E nella squadra di Schlein, che ha sempre considerato un punto a favore l’alta partecipazione. I dati della giornata sono andati fin da subito oltre le aspettative: quasi 600 mila i votanti alle 13. Alla fine sono stati più di un milione. Non sono i 3,5 milioni del 2007o l’1,6 milioni del 2019. Ma si tratta di un risultato comunque inaspettato alla vigilia, quando i due contendenti stentavano a sbilanciarsi e, messi alle strette, dicevano che già un milione di elettori sarebbe stato un successo.