medio oriente

Mosca condanna il raid in Iran, altro strike in Siria

Le armi di Teheran nel mirino, colpito un convoglio di camion

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi (Keystone)
30 gennaio 2023
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L’Iran sempre più nel mirino degli occidentali per la fornitura di droni alla Russia incassa il sostegno di Mosca all’indomani dell’attacco contro un laboratorio militare di Isfahan ma anche le bordate di Benyamin Netanyahu, che per la prima volta dice la sua sull’Ucraina e condanna con fermezza la partecipazione indiretta di Teheran al conflitto.

Battaglia segreta

Da Mosca, il ministero degli Esteri ha avvertito che "azioni distruttive" come l’attacco con droni di sabato sera, una "minaccia alla sovranità" della Repubblica islamica, "possono avere conseguenze imprevedibili per la pace e la stabilità del Medio Oriente". A Teheran invece è calato un singolare silenzio, il regime degli ayatollah non ha preso al balzo le indiscrezioni dei media Usa, Wall Street Journal e New York Times in testa, che hanno addossato la responsabilità del raid a Israele e in particolare a una rete occulta del Mossad nel Paese. "Stiamo esaminando i frammenti dei droni per avere un quadro chiaro", hanno sottolineato fonti militari.


Droni come quelli usati per l’attacco in Iran (Keystone)

L’unica reazione è rivolta contro Kiev e le affermazioni del consigliere presidenziale ucraino Mikhaylo Podolyak, che ieri è entrato a gamba tesa nella vicenda scrivendo che "la logica della guerra è inesorabile e omicida" e "presenta il conto in modo rigoroso agli autori e ai complici". Parole che hanno spinto il ministero degli Esteri iraniano a convocare l’incaricato d’affari ucraino a Teheran per presentare una protesta ufficiale. Proprio su questo filone si è inserito anche Netanyahu: "Il presidente Macron e io abbiamo condannato con forza la partecipazione attiva dell’Iran nel ferimento di civili innocenti in Ucraina", ha detto rendendo nota una conversazione telefonica avuta oggi con il leader francese. Israele avrebbe iniziato ad avere un ruolo più attivo nel conflitto sulla scia delle forti pressioni americane per collaborare con la Nato e l’Occidente nella lotta contro la Russia.

Le rivelazioni del New York Times

Il New York Times ha rivelato che il Pentagono sta inviando all’Ucraina armi americane immagazzinate in Israele, superato lo scetticismo iniziale israeliano - afferma sempre il Nyt - nel timore di danneggiare i suoi rapporti con Mosca. Ancora l’Iran, o meglio le sue milizie paramilitari, sono poi finite nel mirino di un altro raid aereo, probabilmente effettuato da caccia militari ma anch’esso attribuito a Israele, che ha centrato un convoglio in Siria a due passi dalla frontiera con l’Iraq. Sei camion refrigerati che "trasportavano armi iraniane" sono stati distrutti nella regione di Albu Kamal, secondo l’Osservatorio per i diritti umani in Siria basato a Londra. Il bilancio è di almeno 10 morti, tra i quali il capo di una milizia armata filoiraniana. Secondo altre fonti, nel bombardamento sarebbe stato infatti colpito anche un centro di comando. Fonti siriane citate dalla tv di Stato di Teheran smentiscono che i camion trasportassero armi ("c’era cibo a bordo") e minacciano "conseguenze a breve" nei confronti del "nemico sionista". (ANSA).

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