Estero

In fiamme il carcere dei dimostranti iraniani

Nella prigione sarebbe detenuta anche l’italiana Alessia Piperno arrestata nei giorni scorsi

(Foto: Twitter)
16 ottobre 2022
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Scontri e un incendio sono scoppiati nel famigerato carcere di Evin a Teheran, dove vengono rinchiusi i detenuti i prigionieri politici e dove, secondo quanto si era appreso dopo il suo fermo il 28 settembre, si troverebbe anche un’italiana, Alessia Piperno, arrestata nelle scorse settimane. Centinaia di arrestati durante le proteste che hanno infiammato l’Iran dopo la morte della giovane Mahsa Amini sono rinchiusi in questo carcere, dove secondo le organizzazioni non governative (ong) per i diritti umani viene anche usata la tortura.

Secondo l’Ong basata a Oslo, in Norvegia, Iran Human Rights (diritti umani in Iran), "è stata udita un’esplosione". In un video diffuso dal canale social 1500tasvir si sentono persone che urlano "morte al dittatore". Secondo diverse fonti, l’incendio è scoppiato dopo una rivolta di detenuti che ha interessato la sezione 7 del carcere. Testimoni hanno detto che si sono uditi spari e gruppi di persone si sono radunate nei pressi della prigione urlando slogan.

Secondo l’Agenzia di stampa della Repubblica islamica (Irna), che cita un alto funzionario della sicurezza, l’incendio è partito dalla sezione 7, quella dove si scontravano detenuti e guardie carcerarie. I rivoltosi avrebbero dato fuoco a un deposito di vestiti, causando un rogo che, secondo le autorità, è stato domato dai vigili del fuoco. Secondo questa fonte, i detenuti ammutinati sono stati separati dagli altri, che sono rientrati nelle loro celle. Gli scontri e le fiamme avrebbero provocato otto feriti, secondo le fonti ufficiali.

Stando a testimoni, nel carcere sono state udite esplosioni e colpi d’arma da fuoco. La polizia ha sparato gas lacrimogeni anche contro le famiglie degli attivisti e degli studenti che sono stati arrestati durante le proteste che dalla morte della giovane Mahsa Amini attraversano il paese, e che si erano radunate intorno alla prigione. La polizia ha intanto bloccato le strade di accesso al carcere.

Teheran: scontri non legati a proteste

"Gli scontri nella prigione di Evin non sono legati ai recenti disordini", afferma dal canto suo la procura di Teheran, secondo quanto riferito da Irna. La rivolta, secondo il pubblico ministero, sarebbe scoppiata a opera di un gruppo di detenuti di un reparto in cui sono incarcerati "banditi e teppisti" che hanno provocato lo scoppio di un incendio nel magazzino degli abiti della prigione.

Biden: Teheran è opprimente

Il "governo iraniano è opprimente", ha detto il presidente degli Usa Joe Biden commentando la rivolta scoppiata nel carcere. "Ho un enorme rispetto per le persone che manifestano nelle strade", ha aggiunto parlando con i giornalisti al seguito in Oregon.

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