Lunedì parte dei combattenti ucraini barricati nell‘acciaieria Azovstal a Mariupol sono stati evacuati. Mosca parla di una resa e pubblica un video, mentre Kiev sostiene che si è trattato di un’operazione umanitaria’. Putin afferma che i soldati che hanno difeso l‘acciaieria saranno trattati ’in linea con le leggi internazionali’. Kiev prospetta uno scambio di prigionieri, il presidente della Duma russa si oppone: ‘Vanno processati’.
L’Oms, intanto, lancia l’allarme sulla città portuale ucraina, che rischia un’epidemia di colera.
Sul lato diplomatico le comunicazioni tra Usa e Russia sembrano trovarsi in stallo.
Riaperta l'ambasciata statunitense a Kiev
Gli Stati Uniti hanno riaperto la loro ambasciata a Kiev dopo oltre due mesi. Lo annuncia il dipartimento di Stato americano in una nota.
In Svizzera accolti oltre 50’000 rifugiati dall’Ucraina
Dei 50’172 che a oggi si sono annunciati, 48’754 hanno ottenuto lo statuto S (il 97,8% di quelli complessivi rilasciati dalla Confederazione)
Treno russo con serbatoi di carburante esploso a Melitopol
Un treno blindato russo con dieci vagoni e dieci serbatoi di carburante è stato fatto esplodere questa mattina nella zona occupata di Melitopol, nella regione sud-orientale di Zaporozhzhia. La potente deflagrazione è stata sentita in tutte le zone della città, non è ancora noto il numero delle vittime. Lo ha reso noto il Quartier Generale della Difesa della regione su Telegram, riportato da Ria Melitopol e dagli altri media ucraini. "Una detonazione a distanza di un treno blindato degli occupanti russi è stata effettuata nell'area della fabbrica di carne di Melitopol", ha scritto il Quartier generale. I binari sono danneggiati.
La Russia potrebbe ‘chiudere il gas’ alla Finlandia entro sabato
La principale azienda finlandese del gas, Gasum, ha rifiutato di passare al pagamento del gas in rubli
Erdogan insiste sul ‘no’ a Svezia e Finlandia nella Nato
Il presidente turco persiste nelle accuse ai due Paesi scandinavi candidati di ospitare membri del Pkk considerati terroristi da Ankara
Leader filo-russo, demoliremo Azovstal per costruire un parco
Demolire l'acciaieria Azovstal per costruire al suo posto un parco o un polo scientifico. Lo ha proposto Denis Pushilin, capo dell'autoproclamata repubblica di Donetsk in Ucraina, citato dall'agenzia Ria Novosti sul suo canale Telegram. La notizia è stata confermata anche dal consiglio comunale di Mariupol.
Il leader della repubblica separatista ha dichiarato anche di voler ricostruire la città, con il supporto russo, per renderla una meta turistica. Ma secondo le autorità ucraine, questa è una mossa pensata dai russi per distruggere preventivamente un importante complesso industriale per l'Ucraina.
Il consiglio comunale di Mariupol sottolinea poi che gli occupanti non sono interessati al restauro e allo sviluppo della città, perché per loro è solo un territorio che funge da corridoio per la Crimea.
Mosca, 'difficoltà, ma l'operazione in Ucraina continua'
"Nonostante le attuali difficoltà", la Russia continuerà la sua "operazione militare speciale" fino al suo compimento, "e i suoi obiettivi, compresa la demilitarizzazione e denazificazione dell'Ucraina e la difesa delle repubbliche di Donetsk e Lugansk, saranno completamente raggiunti". Lo ha detto il vice capo del Consiglio per la sicurezza nazionale di Mosca, Rashid Nuurgaliyev, citato dalle agenzie russe
Kiev, 'soldati russi esausti, pronti a smettere di combattere'
Soldati russi 'esausti' per i continui attacchi delle truppe ucraine nella parte occupata della regione di Zaporizhhia. Emerge da un'intercettazione captata dal Servizio di sicurezza ucraino (Sbu) che ha condiviso l'informazione su Telegram, riportata da Ukrinform. Un soldato russo al telefono con un amico si è lamentato dei continui attacchi degli ucraini raccontandogli che ogni notte la sua unità è costretta a combattere contro 'gruppi di sabotaggio' che stanno 'addosso' alle unità russe costantemente. Il soldato russo ha detto di essere 'esausto' e di voler tornare a casa. Alcuni dei suoi compagni - ha confessato all'amico - sono già sull'orlo di un esaurimento nervoso e sono pronti a smettere di combattere indipendentemente dalle possibili conseguenze. I due concludono la conversazione con un 'arrivederci' in ucraino. (ANSA).
Mosca, l'entrata della Svezia nella Nato è un diritto sovrano
L'adesione alla Nato è un diritto sovrano della Svezia, ma la reazione della Russia e le possibili contromisure dipenderanno dalle conseguenze reali dell'integrazione del Paese nell'alleanza. Lo ha affermato il ministero degli Esteri russo, riporta Interfax.
"La posizione del nostro Paese in merito all'adesione della Svezia all'Alleanza Nord atlantica è stata ufficialmente espressa più volte. Si basa sulla convinzione che la scelta dei modi per garantire la sicurezza nazionale è un diritto sovrano di ciascun Paese, ma non dovrebbe creare minacce alla sicurezza di altri Paesi", ha affermato il ministero degli Esteri russo dopo l'incontro tra il primo vice ministro degli Esteri russo Vladimir Titov e l'ambasciatore svedese in Russia Malena Mard, che lo ha informato sulla decisione del governo svedese di aderire alla Nato. Lo riporta Interfax.
"La reazione specifica e le possibili contromisure (da parte della Russia), comprese quelle militari e tecniche, dipenderanno in gran parte dalle reali conseguenze dell'integrazione della Svezia nell'Alleanza del Nord Atlantico, compreso il dispiegamento di basi militari straniere e sistemi d'arma offensivi sul territorio svedese", ha precisato detto il ministero degli Esteri.
Il soldato russo si dichiara colpevole di crimini guerra
Si è dichiarato colpevole il soldato russo, Vadim Shishimarin, 21 anni, accusato di crimini di guerra nel primo processo che si è aperto in un tribunale di Kiev dall’inizio dell’invasione di Mosca. Alla domanda in aula se fosse colpevole delle accuse, inclusi crimini di guerra e omicidio premeditato, il sergente ha risposto “sì”.
Shishimarin, proveniente della regione siberiana di Irkutsk, è stato accusato di aver ucciso un civile di 62 anni nel nord-est dell’Ucraina nei primi giorni dell’offensiva del Cremlino e ora rischia l’ergastolo.
Il giovane è comparso in aula seduto in un box di vetro con indosso una felpa blu e grigia con il cappuccio e la testa rasata. Alla lettura delle accuse contro di lui, il militare ha rivolto lo sguardo a terra mentre l’interprete traduceva in russo.
Civile ucciso con un Kalashnikov
Secondo le accuse, il giovane soldato ha ucciso il civile vicino al villaggio di Chupakhivka nella regione orientale di Sumy il 28 febbraio scorso. I pubblici ministeri affermano che Shishimarin era al comando di un’unità quando il suo convoglio è stato attaccato.
Lui e altri quattro soldati hanno rubato un’auto e mentre si trovavano vicino a Chupakhivka hanno incontrato un uomo di 62 anni in bicicletta. A Shishimarin, secondo l’accusa, è stato ordinato di uccidere il civile e per farlo ha usato un fucile d’assalto Kalashnikov. Il Cremlino in precedenza ha affermato di non essere stato informato del caso.
(Foto: Keystone)
Il Consiglio federale corre ai ripari sulle forniture di gas
Adottato un piano per far fronte all’eventuale riduzione delle forniture dalla Russia: riserve stoccate in Paesi vicini e opzione per ulteriori forniture
Leader filo-russo, Corte deciderà sui militari di Azovstal
Sarà un tribunale a decidere il destino dei combattenti ucraini che si sono arresi presso l'acciaieria Azovstal a Mariupol. Lo ha detto Denis Pushilin, capo dell'autoproclamata repubblica di Donetsk in Ucraina, citato dai media locali.
"Se l'avversario ha deposto le armi, il tribunale deciderà il suo futuro", ha detto Pushilin, secondo quanto riferisce l'agenzia Tass. Secondo il leader separatista, qualsiasi ucraino ritenuto "un criminale di guerra neonazista" dovrebbe essere processato da un tribunale internazionale.
La Russia espelle 34 diplomatici francesi e 24 italiani
Il ministero degli Esteri russo ha annunciato l'espulsione di 34 diplomatici francesi e di 24 italiani come misura di ritorsione, dopo aver convocato gli ambasciatori di Francia e Italia a Mosca.
Cremlino, uscita dei militari da Azovstal solo se si arrendono
L'uscita dei militari ancora rimasti nei cunicoli dell'acciaieria Azovstal a Mariupol può essere considerata "solo se depongono le armi e si arrendono". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l'agenzia russa Tass.
Il ministero della Difesa russo intanto oggi ha pubblicato un altro video con militari ucraini, tra i quali donne, che lasciano le acciaierie Azovstal a Mariupol e "si arrendono" all'esercito russo. Lo riferisce Interfax.
Il filmato mostra i soldati ucraini che vengono perquisiti e messi su alcuni autobus, mentre i feriti vengono spostati in ambulanze. Il convoglio di autobus viaggia con la scorta di un veicolo corazzato russo e un altro della polizia militare russa.
Secondo il ministero della Difesa di Mosca, 694 soldati ucraini di Azovstal si sono arresi nelle ultime 24 ore, 959 dal 16 maggio.
Cremlino, all'Ucraina manca la volontà per colloqui di pace
Il Cremlino dice che all'Ucraina "manca la volontà" di continuare i colloqui di pace. "I negoziati non stanno andando avanti e vediamo una totale mancanza di volontà da parte dei negoziatori ucraini di continuare questo processo", ha dichiarato ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, mentre ieri la presidenza ucraina aveva affermato che i colloqui erano sospesi a causa della Russia.
Kiev, i russi continuano attacchi per il controllo del Lyman
I russi stanno cercando di stabilire il pieno controllo su Lyman nel Donbass. Lo ha riferito lo stato maggiore delle forze armate ucraine sulla sua pagina Facebook. "Nella direzione di Donetsk, il nemico continua ad attaccare nelle direzioni Lyman, Severodonetsk, Bakhmut, Avdiivka e Kurakhiv. Nella direzione di Lyman, il nemico ha lanciato un'offensiva per stabilire il pieno controllo del villaggio di Drobysheve e bloccare Lyman da nord ", si legge nel comunicato.
Mosca, 959 soldati nella Azovstal si sono arresi da lunedì
Il ministero della Difesa russo ha annunciato oggi che 959 soldati ucraini asserragliati nell'acciaieria Azovstal di Mariupol si sono arresi da lunedì. "Nelle ultime 24 ore, 694 combattenti, di cui 29 feriti, si sono arresi. Dal 16 maggio, 959 combattenti, di cui 80 feriti, si sono arresi", ha affermato il ministero in un comunicato.
Kiev, ancora molte persone ad Azovstal, negoziati in corso
"Ci sono ancora molte persone rimaste ad Azovstal e continuiamo a negoziare per farle uscire da lì": lo ha dichiarato alla Bbc il vice ministro della Difesa ucraino Hanna Maliar.
L'operazione di salvataggio dell'acciaieria Azovstal sarà conclusa solo quando tutti i difensori di Mariupol saranno stati evacuati nei territori sotto il controllo ucraino, ha aggiunto. Per Maliar, gli appelli dei politici di Mosca a processare per crimini di guerra alcune delle persone prelevate dalle acciaierie "sono stati fatti molto probabilmente per la propaganda interna della Russia".
Intanto il quartier generale della difesa territoriale dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (DPR) h annunciato che nelle ultime 24 ore altre 539 persone, tra cui 55 bambini, sono state evacuate da Mariupol a Bezymenne, nel distretto di Novoazovsk. Dal cinque marzo a oggi 33.721 persone sono state evacuate da Mariupol alla DPR.
Dal canto suo il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergiy Gaidai - secondo quanto riporta il Guardian - ha annunciato che un treno per l'evacuazione dei civili da Pokrovsk, nella regione di Donetsk (est), partirà oggi pomeriggio alle 16:30 (le 15:30 in Svizzera) diretto a Leopoli.
Kiev, nuovo attacco missilistico a Odessa
Le truppe russe hanno lanciato all'alba un attacco missilistico dal mare sulla regione di Odessa "continuando a distruggere le infrastrutture degli insediamenti nella regione". Al momento non si registrano vittime. Lo ha riferito il comando operativo "Sud" su Telegram del consiglio comunale di Odessa, come riferisce Ukrinform.
il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un video diffuso nella notte, afferma che la Russia sta attaccando le infrastrutture civili e militari ucraine per "compensare" i fallimenti sul terreno. LO riporta la Bbc.
Zelensky ha detto che ci sono stati bombardamenti missilistici nelle regioni di Leopoli, Sumy e Chernihiv, attacchi aerei nella regione di Lugansk e "attività di sabotaggio" nelle aree di confine. "Tutto ciò non serve solo a creare tensione nel nostro Stato, non solo a testare la nostra forza", ha detto Zelensky. "Questo è un tentativo dell'esercito russo di compensare una serie di fallimenti nell'est e nel sud del nostro paese - ha aggiunto -. Non riescono ad avere successo nelle loro azioni militari nelle aree in cui cercano di avanzare. Allora provano a farlo attraverso attività missilistiche o altro. Comunque inutilmente".
Hrw, soldati russi giustiziano e torturano civili nel nord
Human Rights Watch (Hrw) afferma di aver documentato una serie di presunti crimini dei soldati russi contro i civili nelle regioni di Kiev e Chernihiv, nell'Ucraina settentrionale. Lo riferisce la Cnn online.
Secondo il rapporto pubblicato oggi, un team dell'organizzazione in visita nell'area tra aprile e maggio afferma di aver "indagato su 22 presunte esecuzioni sommarie, altri nove omicidi illegali, sei possibili sparizioni forzate e sette casi di tortura". Si ritiene che i presunti crimini siano stati commessi a febbraio e marzo dalle truppe russe poiché controllavano gran parte dell'area.
Hrw afferma di aver intervistato 65 persone tra il 10 aprile e il 10 maggio, comprese le famiglie delle vittime e le persone che hanno affermato di essere state detenute e torturate dalle truppe russe.
L'organizzazione ha anche riportato la testimonianza degli abitanti di un villaggio che hanno raccontato di essere tra le 350 persone tenute prigioniere per 28 giorni in uno squallido e angusto seminterrato a Yahidne, vicino a Chernihiv. Altri abitanti sono stati uccisi dalle truppe russe, afferma Hrw.
"Questi abusi contro i civili sono evidenti crimini di guerra che dovrebbero essere indagati tempestivamente e in modo imparziale e adeguatamente perseguiti", ha detto il direttore di Hrw per l'Europa e l'Asia centrale, Giorgi Gogia.
Altre 539 persone, inclusi 55 bambini, evacuate da Mariupol
Altre 539 persone, tra cui 55 bambini, sono state evacuate da Mariupol a Bezymenne, nel distretto di Novoazovsk dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (DPR) nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto oggi il quartier generale della difesa territoriale della DPR, secondo quanto riporta Interfax. Dal cinque marzo a oggi 33.721 persone sono state evacuate da Mariupol alla DPR.
Parte il primo processo per crimini guerra a un soldato russo
Prende il via oggi a Kiev il primo processo per crimini di guerra da quando è iniziata l'invasione russa dell'Ucraina. Il processo, che sarà seguito da molti altri, costituirà una sorta di test per il sistema giudiziario ucraino in un momento in cui anche le istituzioni internazionali stanno conducendo delle indagini sugli abusi commessi dalle forze militari russe.
Vadim Shishimarin, 21 anni, è atteso al tribunale del distretto Solomyansky di Kiev a partire dalle 14 ora locale (le 13 in Svizzera). Il giovane era comparso in tribunale a Kiev il 13 maggio per l'udienza preliminare. È accusato di aver ucciso un uomo di 62 anni nel nord-est dell'Ucraina il 28 febbraio. Il giovane soldato originario di Irkutsk in Siberia, su cui pendono le accuse di crimini di guerra e omicidio premeditato, rischia l'ergastolo.
"Ha capito ciò di cui è accusato", ha spiegato il suo avvocato Viktor Ovsiannikov, senza rivelare la propria strategia di difesa. Le autorità ucraine hanno detto che il giovane sta cooperando e ammettendo i fatti avvenuti appena pochi giorni dopo l'invasione russa. Secondo gli inquirenti Shishimarin era a capo di un'unità russa su una divisione di carrarmati quando il convoglio è stato attaccato. Lui e altri quattro soldati hanno rubato una macchina e, mentre viaggiavano vicino al villaggio di Shupakhivka, nella regione di Sumy, avrebbero incontrato il 62enne su una bici. "Uno dei soldati ha ordinato all'accusato di uccidere il civile perché non li denunciasse", ha spiegato l'ufficio del procuratore. Shishimarin ha fatto fuoco da un Kalashnikov dal finestrino del veicolo e "l'uomo - aggiunge l'accusa - è morto all'istante, poche decine di metri dalla sua casa".
(Foto: Keystone)
'Per Mosca una telefonata tra Blinken e Lavrov ora non è utile'
"La Russia non ci ha dato nessun segnale che una conversazione tra Blinken e Lavrov possa essere utile e costruttiva in questo momento". Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price, in un briefing con la stampa sottolineando che l'ambasciatore statunitense a Mosca, John Sullivan, "continua ad avere incontri con le sue controparti". Così come l'amministrazione Usa ha contatti limitati con la delegazione diplomatica della Russia a Washington. Il segretario di Stato americano e il ministro degli Esteri russo non si parlano dallo scorso febbraio.
(Foto: Keystone)
Kiev conferma, colloqui al momento sospesi
"Attualmente il processo negoziale è sospeso: dopo l'incontro di Istanbul non ci sono stati cambiamenti, nessun progresso. La Federazione Russa resta ancora sulle sue posizioni stereotipate. Ma ogni guerra finisce al tavolo delle trattative, e questo processo sarà moderato da Zelensky". Lo ha affermato il consigliere presidenziale e negoziatore ucraino, Mikhailo Podolyak, secondo quanto riporta l'agenzia ucraina Unian.
Solo poche ore prima il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, citato dall'agenzia russa Interfax, aveva dichiarato che i colloqui tra Mosca e Kiev "non si stanno svolgendo in alcuna forma". Lo spostamento del processo negoziale ucraino da Kiev a Washington e Londra non porterà frutti, aveva aggiunto.
(Foto: Keystone)
Kiev conferma: negoziazioni al momento sospese
Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov aveva dichiarato che non si stavano svolgendo colloqui. Segui il live de laRegione
➜ In Svizzera accolti oltre 50’000 rifugiati dall’Ucraina
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➜ Erdogan insiste sul ‘no’ a Svezia e Finlandia nella Nato
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Lunedì parte dei combattenti ucraini barricati nell‘acciaieria Azovstal a Mariupol sono stati evacuati. Mosca parla di una resa e pubblica un video, mentre Kiev sostiene che si è trattato di un’operazione umanitaria’. Putin afferma che i soldati che hanno difeso l‘acciaieria saranno trattati ’in linea con le leggi internazionali’. Kiev prospetta uno scambio di prigionieri, il presidente della Duma russa si oppone: ‘Vanno processati’.